Sto preparando la pubblicazione di un terzo libro di poesie. Sono incerto sul titolo, anche se per la mia età dovrei scegliere 'Autoritratto'. E mi vengono in mente i miei dipinti. In questi giorni guardo alla mia vita come se fosse già incorniciata e con un chiodo alla parete. Riesco comunque ancora a sorridere.
Dopo spumante, moscato e Ruccolino, ho scritto queste poche righe ad un uomo calabro-lombardo di grande cultura. Caro Egidio, per Dio e la Madonna, i tuoi aranci sono finiti. Pochi, piccoli avari... ma generosi di sugo. E di sole, anche se dirupati su per le fasce della collina. La c'è terra mischiata a pietre; e così la pioggia non ristagna, corre di sotto a portare conforto e cibo a quegli alberelli.
A volte la cronaca aggredisce la fantasia. E questa il sentimento. La 'madre' che alla frontiera protegge il figlio. Il 'poliziotto' in assetto di guerra. La 'tortura' notturna... e i 'migranti' a XXMiglia...
Quando mi sveglio al mattino ho sempre delle grandi idee. L'entusiasmo dura fino alla tazzina di caffè.
A Celle si doveva morire d'inverno.
Più invecchio più ‘lievito’ nel surreale. E' la mia ultima soluzione. Non sono credente e in qualche direzione devo pur andare. Non scendere come gli uomini con l'ombrello, ma salire. Volare nel Bleu. Un breve viaggio da Celle e mezza giornata a Genova, dove mi aspettava un certo mercante di stoccafisso. Io e Gloria eravamo in anticipo e il mercante era impegnato con i suoi 'pesci volanti' del Nord.
Quando mangio il fritto di pesce, i miei sogni sono affollati da minacciosi robot.
Mi vendono le Toyota davanti al naso e io sono legato ad una sedia di paglia e non posso dare neppure il mio biglietto da visita di PDA. Sono due mesi che non dipingo. Vivo borderline tra il problema di non creare e quello di pensare e scrivere troppo. A volte 'divoro la vita' e cammino dalla mia agenda al telefono, al computer. Sono stato due volte al mare, sufficienti per ritrovare fantasia e colore e ho dipinto e ripreso questi quadri in 2-3 giorni.
E' lontano il tempo dei paesaggi marini. Sto attraversando un periodo difficile e questo condiziona la mia pittura. Colori e soggetti sono legati al mio stato d'animo e quindi sono veri. mi appartengono. Dopo possono essere anche scartati o distrutti. Ci dipingo sopra e faccio del mio peggio. Questi due quadri partecipano alla cronaca dei delitti quotidiani.
Il primo è "Bashar al Assad"'. E' difficile che io possa ripetermi, ma non si sa mai. Ho seguito strade diverse anche in periodi vicini.
I fondali marini con la loro violenza di colori e di segni sono lontani al periodo successivo degli insetti, dove tutto viene visto con una lente d'ingrandimento, anche le sfumature dei colori. Oggi ritorno ai fondali marini, anche questi interpretati con fantastica violenza: "Struggle for life1" e "Struggle for life2". La prima murena danza, la seconda attacca. Quando farò una mostra antologica, esporrò anche dei quadri mai presentati in nessun catalogo e sconosciuti. Sono dipinti che nascono da esperienze di psicoanalisi. Sono quadri molto sofferti perché nati da esperienze personali... che per fortuna ora non ci sono più. |
Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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