Alcune foto dell'evento di Lunedì 9 Marzo scorso. L'esposizione resterà aperta al pubblico fino all'8 Maggio 2015 nella sede storica di Via Sarfatti, 25 a Milano. Cristina Simoncelli, una donna in 'Fuga da Alcatraz'. Apre la strada Clint Eastwood... Finalmente libera, si ricorda della poesia che Guglielmo ha scritto per lei. Questa è una notizia in stile giornalistico.
Non era ancora finita l'inaugurazione della Mostra in Bocconi che già le rotative del Corriere stampavano l'articolo sulla pagina nazionale 'Cultura e spettacoli'. Qui la trascrizione completa. "Mille Miglia", 1938. Franco Spotorno in azione con G. Moscatelli. La vettura è una 500 A "Barchetta" Zagato (balestra corta) numero 24, con la quale risultò 51° assoluto e 2° di categoria. L'anno seguente 'Nuvolarino della 500' vincerà la "Mille Miglia" con la media record di 76,5 km/h. "Coppa dei Colli Torinesi", 1938. Franco Spotorno gareggia in solitaria con il n. 14 e si classifica 2° di categoria.
Ieri mi ha telefonato una persona e mi ha detto: "In America è 'esploso' Van Gogh". E' un'espressione infelice. Van Gogh non è un fuoco d'artificio né un lancio pubblicitario. E' solo il genio a cui l'uomo moderno arriva troppo tardi. A Chicago è addirittura possibile dormire nella "Camera da letto" di Vincent (qui l'articolo). Oggi chi si può interessare a opere come le ballerine di Degas, le feste di Renoir, le ninfee di Monet? Solo chi fugge la realtà. Altri invece cercano artisti che entrino nelle loro inquietudini. E in questo Van Gogh è Maestro. Dolore e pazzia, lui se li porta dentro. Fermatevi e guardate quegli occhi. Ricordano quelli di Picasso, hanno la voracità del falco. Però c'è dolore e quell'interrogativo che si nasconde dietro la pazzia. Questo non accade solo negli autoritratti e negli assassini. Lo ritrovo in quest'opera dove il fiore tante volte dipinto come decorativo, diventa un pericolo. In quest'opera di 61x43,1 cm riesce a superare Ensor e Soutine. Van Gogh va oltre tutti perché con un semplice fiore ci avvicina alla morte. Questa è la foto del mio incontro con Giovanni e Pietro Poggi, fondatori e proprietari della storica CERAMICHE SAN GIORGIO DI ALBISOLA.
Nasce un progetto di collaborazione artistica. www.ceramichesangiorgio.com La prima donna di cui mi sia innamorato era figlia di un Panettiere Ligure. Ho cominciato a mangiare focaccia tutte le mattine: sceglievo l'ora in cui lei veniva dietro il Bancone. Io non la vedevo mai intera, ma solo i capelli corti e ricci, gli occhi castani. Portava sempre un vestito che sembrava tagliato da una tovaglia, ma il seno era disegnato bene. E io pensavo a quello: non mi interessava che alcuni mi dicessero che era bassotta di sedere e di gamba corta, a me interessava quella metà, pallida come chi sta sempre in mezzo alla farina. Io credevo che capisse, ci stavo dei minuti: focaccia semplice, con le cipolle, focaccia alta, bassa. Finivo sempre per aspettare le prossime teglie. Appena sfornate sono calde e vale la pena aver pazienza. Diventando grande non ho mai avuto pazienza. Allora che non sapevo nemmeno cosa fosse un bacio vero e avevo visto una volta un seno, quello di mia madre, avrei aspettato una vita. Mi sedevo su quei sacchi grossi di castagne secche, di fagioli, di fave che stavano a terra nelle panetterie. Di notte, a letto, quando mia zia dormiva, cantavo quasi in silenzio 'Anema e core': "Tennimoce acussi', anema e core, nu ce lasciammo chiu'manco pe n' ora". Una mattina con pantaloni corti tirai una riga nei capelli umidi e andai dalla panetteria. Entrai e dissi: "Carla, vieni fuori un minuto, ti devo cantare una canzone. Scusami sono un po' stonato, ma l'ho provata, e riprovata". Ascolta "Anema e core" interpretata da Nick
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Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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