Eraclito & Parmenide

12/10/2018

Non sono due nomi nuovi dei 5stelle, sono due filosofi dell'antica Grecia. Desidero uscire un po' dagli spazi ridotti dell'ironia, degli aneddoti e di politica economica, che annoiano me e altri miei lettori.
E' sufficente ascoltare una volta sola Travaglio che legge nelle stelle... per precipitarsi neppure nel passato, ma nell'antico.
Ed è sufficiente aver studiato un po' di filosofia al liceo per conoscere il divenire di Eraclito e l l'essere di Parmenide.

Più complicato è addentrarsi nella filosofia di Emanuele Severino. Se si prende in mano la 'La struttura originaria' ci si trova di fronte a un grande libro che già dalla prima pagina porta sconforto. Io e il Cardinal Scola, mio vicino per cognome nella lista di appello, abbiamo sopportato questo sacrificio.

Lasciando perdere quel volume così 'misterioso' e leggendo, del filosofo bresciano, solo Parmenide 'Il sentiero del giorno', si capisce qualcosa di più:

l'Essere non può non Essere.

Per Eraclito,

l'Essere è divenire.

Tutto così semplice e tautologico che qualcuno può pensare che si stia scherzando. Non è così. Tutta la filosofia dei due Greci sta proprio in questa contrapposizione: tutto diviene, tutto è fermo, fino alla dimostrazione di Severino che seguendo Parmenide finisce per dire che la morte non esiste, è un semplice disapparire... per poi poter ricomparire dalla 'notte' sullo schermo del giorno, tempo dopo. Semplificando, quello di Severino è un modello cinematografico di reincarnazione. Senza darmi una risposta quando io gli ho chiesto: "Ma come spiega che se io la butto giù dalla barca lei invece si dibatte, per non annegare, quando potrebbe lasciarsi andare a fondo serenamente". E' chiaro che Severino non dà spiegazione dell'Esistenza degli Istinti, primo tra tutti quello di conservazione.

E' chiaro: non posso andare avanti così perché perderei i miei pochi lettori. Nel 2016 ho deciso di dipingere la mia idea in tre opere, graficamente strutturate in modo diverso.

"Eraclito"

"Parmenide"

"Idee contrapposte"

Come potete immaginare dipingere un'idea filosofica non è facile, soprattutto se sono tre postulati. Qui ho cercato una soluzione difficile ma grafica, che diventa mistero se non c'è un'interpretazione suggerita. La Teoria del Globale invece era così mia (leggi qui) che non si è ridotta ad una sintesi grafica, ma veri e propri dipinti.