Guglielmo Spotorno
  • Home
  • Diario di bordo
  • Pittura
    • Opere
    • Le origini
  • Mostre
  • Poesia
    • Videopoesie
  • Incubi
  • Sport
  • Gugi
    • La fretta del vivere
    • Io e il mare >
      • Fogar e Guglielmo: una vita insieme
    • Suore, preti e zie
    • Famiglia
    • Agata
    • Giornalista
    • Imprenditore fuori tema
    • Venditore di lamiere
    • Fine primo tempo
  • La Redazione
  • Info

Diario di bordo

Novità, suggerimenti, aneddoti.

I miei sogni

18/2/2018

Comments

 
I miei sogni sono abitati da 'nemici'. E i nemici sono proprio quelli che dovrebbero volermi più bene. Con mio padre discuto sempre, anche ad alta voce, torace contro torace. Lui fa i muscoli e io più di lui. Discutiamo su una via da prendere: destra o sinistra? Non c'è una meta precisa e tutto rimane nel vago, ci piace litigare e io nel sogno non capisco neppure il perché.
Foto
Vassily Kandinsky - "Composition VII", 1913, cm. 200 x 300, The State Tretyakov Gallery - Moscow
A un certo punto mi giro dall’altra parte del letto, abbraccio il cuscino come chi vuol fare la pace e qui inizia  la solita, confusa spiegazione che non risolve nulla. 
I sogni con mio fratello neppure meritano di essere contati perché ci sono tutte le notti. Sono così violenti e numerosi che il sonno è tutto tranne che “ristoratore”.
Da sveglio, ho fatto una scelta “colta”: un bellissimo quadro di Kandinsky … ma se fossi stato nel sonno avrei scelto un feroce quadro di fratelli.
Foto
Orazio Riminaldi - "Caino e Abele", 1610 - cm. 122 x 171 - Galleria Palatina, Firenze
I peggiori arrivano nel centro della notte,  e tutti mi danno la stessa spiegazione. Io dico di sì e continuo a sbagliare: prendo le solite 6 o 7 pillole e prima di andare a dormire non resisto al fascino del frigo. Non accendo neppure la luce perché temo che la Lilli mi senta. Al buio un panino  spalmato di Philadelphia e  tonno. 
Credo che il formaggio sia al centro del problema. Non ne ho parlato con nessun neurologo in questi ultimi 2-3 anni. Sono sicuro che tutti mi direbbero che è colpa dei formaggi. Tutti ce l'hanno con i formaggi. 
Foto
E pensare che mia madre, ogni tanto, quando era a pranzo al ristorante, diceva senza che nessuno glielo chiedesse: “io vivrei di formaggi!”.
Questi sono i motivi per cui io non sono un 'alternativo', ma un disadattato. E non sono neppure un ribelle, non avendo l'età. Ormai sono troppo vecchio. E la Porsche è solo un ricordo.
Quando ero giovane, non ero 'gioventù bruciata' ma uno sportivo trasgressivo: da subito mi sono piaciuti i divieti! Se andavo in giro per i dintorni di Celle e vedevo un cartello 'proibito', rimanevo subito affascinato, anche se non c'era il cartello. A 10 anni la mia specialità era andare a rubare la frutta senza “privilegiare” nessuno: albicocche, pesche e ciliegie. Diventato più grande e coraggioso: anche le anguille e le trote, pescate con le mani. 
Diventato grande ho trovato  “altri cartelli” che riguardavano peccati mortali.
Foto
Hieronymus Bosch - "Sette peccati capitali", 1525 - cm. 120 x 150 - Museo del Prado, Madrid
Cadevo di regola nel settimo comandamento. Qui avevo disponibili diversi peccati, ed io ero sempre capace di assolvermi da solo. In realtà, quando c’erano le Feste, dovevo confessarmi e mia zia, che torna sempre “in campo” anche se morta da 40 anni, mi diceva: "scrivi bene i tuoi peccati su un foglietto, perché se no te li dimentichi". 
Io entravo nel confessionale e un po' al buio prendevo il foglio, leggevo finché Don Tardito mi diceva: "va bene, va bene, ho capito tutto, non leggere più che ci sono altri ad aspettare". "ma mia zia..." "lascia perdere tua zia che è una santa donna". 
Foto
Ed io uscivo con una scarica di preghiere da recitare per penitenza. Le ginocchia nude sugli scalini di marmo dell'altare. In effetti, quando uscivo dalla parrocchia, forse per suggestione mi sentivo più leggero. 
Allora mi sembrava del tutto lecito fare almeno un peccato. E' naturale che scegliessi un peccato di serie B… Il settimo doveva aspettare.
Foto

Leggi anche:

Comments
    Foto

    Guglielmo Spotorno

    Chiamato Gugi, è più cellese che milanese.
    ​Da bambino, da ragazzo, da grande. Qui ha incontrato Agata, che ha sposato, qui sono nati i primi disegni e da questa e dal suo vento sono nate le sue poesie, che lancia in aria come aquiloni. Anche colori e dipinti nascono da questo mare e da questo sole.

      newsletter

    Iscriviti alla newsletter

    Archivi

    October 2021
    April 2020
    March 2020
    February 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    May 2019
    April 2019
    March 2019
    February 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    September 2018
    August 2018
    July 2018
    June 2018
    May 2018
    April 2018
    March 2018
    February 2018
    January 2018
    December 2017
    November 2017
    October 2017
    September 2017
    August 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017
    March 2017
    February 2017
    January 2017
    December 2016
    November 2016
    October 2016
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    June 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016
    February 2016
    January 2016
    December 2015
    November 2015
    October 2015
    September 2015
    August 2015
    July 2015
    June 2015
    May 2015
    April 2015
    March 2015
    February 2015
    January 2015
    December 2014
    November 2014
    October 2014
    September 2014
    August 2014
    July 2014



    ​Tag

    All
    Arte
    Attualità
    Auto
    Calcio
    Celle Ligure
    Collaborazioni
    Critica
    Cucina
    Curiosità
    Economia
    Famiglia
    Filosofia
    Fotografia
    LaPermanente
    Libri
    Liguria
    L'oro Di Celle
    L'oro Di Milano
    Mare
    Montagna
    Mostra
    Mostre
    Novelle
    Pensoscrivoefacciodelmiopeggio
    Pittura
    Poesia
    Politica
    Sport
    Storia

Pittura
Poesia
Gugi
Agata
Diario di bordo
La Redazione
Info
Privacy
Tutti i testi, i dipinti, le poesie, le foto di famiglia contenuti in questo sito sono di proprietà di Guglielmo Spotorno e sono protetti dalla Legge sul Diritto di autore. Sono vietate la riproduzione o condivisione anche parziale senza citarne la fonte o l'utilizzo commerciale non preventivamente autorizzato per iscritto.  Se qualsivoglia contenuto dovesse essere ritenuto illecito, inappropriato, offensivo, volgare o lesivo dei diritti altrui siete invitati a segnalarmelo. 

© 2015, Guglielmo Spotorno - tutti i diritti riservati.
Immagine