Questa notte ho preso la penna e ho scritto a una sconosciuta. E' accaduto così: senza presentazione, conoscenza, amicizia. Ci siamo incontrati come avviene al cinema. Film in corso. Forse ti ho calpestato un piede. Non ricordo. Io, invece, so che mi trovo a parlarti tre ore al cellulare.
E tu hai risposto: «Eri tu, ricordi?». «Non dire bugie. Eri tu che non ti staccavi dal cellulare. Ma se proprio lo vuoi, eravamo tutti e due».
Non senti? Ho la voce roca. E la Gloria, che passa di lì, mi dice: «Vada a bere la tisana! Perché la mattina si lamenta, confonde il giorno con la notte e non si ricorda le date».