Chi mi legge potrebbe pensare che io sia un uomo che vive per la sua statua di 3 quintali che 'piove' dal cielo... o per le nuove margherite giallo zafferano, messe a decorazione dell'olivo secolare... O che sia un grafomane che 'arriva' nel letto degli altri non trovando pace nel suo.
Arriva la 'donna che danza davanti al mare'.
Alta più di 2 metri e pesante 3 quintali, ha superato burocrazia, assicurazioni, controlli ed è scesa dal quinto piano della mia casa di Milano, lentamente sul grande camion. Le persone incuriosite si sono fermate sul marciapiede a testa in su. Non accade tutti i giorni che una 'Danzatrice' di 3 quintali 'voli' nel centro di Milano. Danzatrice, Carlo Russo, scultura in bronzo, 1970, cm200x60 E' una donna della civiltà della Magna Grecia, che ho immaginato una sera, quando sono andato a trovare lo scultore siciliano CARLO RUSSO nella sua piccola dimora in Via Canonica. Quartiere povero, quartiere dei cinesi a Milano.
Sono salito per una scala umida e stretta e sono arrivato davanti a quel portone marron scuro. Carlo Russo abitava là con le sue sculture, che per forza di cose erano sempre piccole. Scrivere di Miracoli in Liguria, di questi tempi, lo può fare solo Toti... scrivere di Miracoli nell'Assistenza degli anziani, lo si può fare, si!...
Qualche giorno fa sono stato invitato nella 'casa degli anziani' di Celle insieme al Vescovo di Savona Gero Marino e al vice parroco di Celle Ligure, un 'diversamente bianco' del Burundi, alto come un armadio, che forse si è fatto prete rinunciando a giocare in N.B.A. Il quartetto si completava con l'Ing. Bernardo Arecco, vicepresidente della struttura. Chiamarla 'struttura' è un'offesa: quello che ho visto è il miglior albergo di Celle Ligure. Neppure in Svezia e Danimarca ho trovato qualcosa di simile. Io non sono certo nullatenente, ma se la situazione volgesse al peggio... proprio al peggio... un pensiero per mettermi in lista di attesa lo farei. Cari collaboratori,
facendo riferimento alla Cina, è difficile dirvi di stare tranquilli, ma è possibile dirvi che noi faremo del nostro meglio perché il bilancio economico della Spotorno Car non abbia a risentirne. Ci sono altre strade da percorrere e senza potervi anticipare nulla vi do la certezza che non staremo fermi. Percorreremo queste strade. Questa è la foto del Sindaco di Milano Beppe Sala che posa come 'guardia d'onore' al mio quadro 'Regata sui Navigli. Sognando l'Expo'.
Non è neppure necessario aprire il dizionario dei sinonimi per trovare qualche altro nome.
Basta quella parola "FINE" per intendere "MORTE". E io me la porto dietro ormai in troppe ore del giorno, anche nel lavoro, dove mi proietto sempre nel NUOVO e penso sempre a qualcuno dei miei. E' come un fantasma che non ha ancora un viso, in piedi al di là di un fiume in piena, nero marrone che trascina giù tutto. Ma al di là di quel rumore e di quella sensazione di paura vedo un giovane elegante, vestito di bianco, che mi grida qualcosa. Non sento nulla, perché il rumore dell'acqua divora ogni suono. Sono le 4:30. Mi sveglio, come al solito, d'improvviso. E la prima domanda è la più irragionevole. Dove è finito Bufano? Si è deciso a pubblicare il post dove richiamo Ingmar Bergman, uno dei 'matti' preferiti della mia gioventù?
Hanno sporcato la maglia del MILAN, una 'manita' dai contadini del Bergamasco.
Mai accaduto con le più forti squadre del MONDO, c'è da rimpiangere Gattuso la sua faccia da muratore, la panza di Rocco, la pelata di Sacchi e ora... mi tengo Scaroni, ma che cazzo ha mai fatto Scaroni nel calcio??? Quando mi sveglio nella notte... mi trovo davanti a una figura indefinita, a cui do il nome Tempo. Lo immagino seduto su una seggiola davanti a me, a farmi quelle sole Domande a volte inquietanti, che quasi procedono per rito: "Che giorno è?", "Che ora potrebbe essere?" e io non ho mai la risposta giusta. Guardo l'orologio, anche se non funziona mai. Funzionava prima delle gocce contro l'insonnia, ma anche lui si ferma come se avesse preso la benzodiazepina. E così sono disperso, senza orizzonte nel piccolo attorno. C'è il grande mare nero della casa. La pendola, unica certezza, è lontana dal mio letto. La Gloria dorme... la Gloria dorme dovunque, in letto, in poltrona, con gli occhi aperti... povera anima, mi ricorda una rondine sfinita dal suo stesso peso e dalla mia prepotente dolcezza. Siamo una strana coppia, non ci sopportiamo ma ci vogliamo bene. Dopo la Gloria arriva solo la Princi, la gatta, e ora anche la Pendola. Tre creature che sono il mio Oriente. Ogni tanto li perdo e allora l'unico odioso ago di bussola è l'ultima delle mie 50 agende: mi aspetta là sul tavolo, con i soliti pennarelli rossi e blu per evidenziare. Per evidenziare che cosa? Già la vita, le ore, i minuti mi scappano via... e io riquadrando con il colore stabilisco solo una 'strategia di illusioni'.
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Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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