Sono arrivato qui nel '64 e sapevo solo quello che non dovevo fare. Niente asfalto, niente piscina, niente prati inglesi e niente siepi per dividere.
Tutto intorno a questa casa è libero, quasi disordinato. Le piante restano dove sono nate. Se muoiono, qualche volta le ripianto. E così accade per i fiori.
Ho sempre dei dubbi. E quando cammino nei campi telefono agli amici coltivatori. Non mi fido di risposte frettolose e controllo con domande incrociate.
Cristina mi dice: "Lasci perdere gli ortaggi e faccia vedere i suoi fiori! Tra le sue fans ci sarà qualche signora romantica".