Usavano gli indistruttibili Land Cruiser per trainare i tronchi degli alberi per attraversare i torrenti. E' arrivata la Corolla e qualcuno ha cominciato ad entrare nel nostro salone. Eravamo in pochi con un nome di fantasia High Tech Car e alla fine del primo anno eravamo felici di aver chiuso 104 contratti. | SCRIVE GUGLIELMO SPOTORNO La visita di ieri di dirigenti e tecnici di '5 continenti' è una grande soddisfazione per me, i figli e tutti i collaboratori. Nel '91, quando ho lasciato la Fiat con una decisione di un'ora, la Toyota era già una 'potenza' nel Mondo. In Italia era quasi sconosciuta. Al Nord la compravano gli uomini 'tosti' della Valtellina. Il massimo della fantasia era dare una rosa alla signora di chi aveva lasciato caparra. Forse facevamo felice solo il fiorista di San Fruttuoso. La svolta c'è stata quando Toyoda ha chiamato i suoi ingegneri e ha detto: "Sono stanco di essere chiamato 'Corolla man'. Fate auto che siano belle per tutto il mondo". |
Ma Toyoda non si fermò qui e disse: "Voglio una nuova luce estetica e una nuova tecnologia". E così nel '97 nacque la Prius, la prima ibrida, un carrettone estetico che ebbe subito successo in California.