Geografia cittadina nasce dal mio immaginario, dove ogni strada è occupata dall'insidia di un amo.
L'impossibile è troppo presuntuoso perché ho ritrovato la pittura dopo un mese in cui dipingevo poco e male. Mi sono lasciato cadere con soluzioni diverse in tre momenti che hanno una base comune: presente e futuro interpretano il dolore. Il primo nasce da un film del regista Claudio Fragasso. Racconta l'inferno di cemento di Tor Sapienza. Geografia cittadina nasce dal mio immaginario, dove ogni strada è occupata dall'insidia di un amo. La terza è una libera e allucinata rappresentazione dei morti di Lampedusa, stretti nella prigione di una rete. Io prendo coscienza della mia arte, che sembra capace di una tecnica grafica e colori diversi. E questo l'ho ricercato per ricordarmi che sono capace di dipingere. Mi manca... un figurativo di limoni o melograni, che sono i miei frutti preferiti.
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Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Da bambino, da ragazzo, da grande. Qui ha incontrato Agata, che ha sposato, qui sono nati i primi disegni e da questa e dal suo vento sono nate le sue poesie, che lancia in aria come aquiloni. Anche colori e dipinti nascono da questo mare e da questo sole.
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Aprile 2020
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