Queste poesie sono state scritte nel 2002. Io ero di ritorno da Piacenza, dove le avevo sottoposte al Prof. Eugenio Rebecchi, titolare della casa editrice Blu di Prussia. Avevo avuto un giudizio molto positivo e così ho pensato di rivolgermi alla prestigiosa casa Sheiviller perché era di Milano e l'amministratore era conosciuto da un amico. Sono nate da un feeling amoroso iniziale con Marina, la segretaria protagonista del racconto 'La visita' recitato da Ruperto. Dopo è tutto cambiato.
Nella mia vita, come poeta, ho avuto alterne fortune. Quelle positive sono state le critica di Alberico Sala e le più recenti dei poeti Nevio Nigro, Maria Teresa Reineri e Barberi Squarotti di Torino. Ci sono stati prima dei premi, ma a livello scolastico. Nulla di più. Ho sempre ricevuto complimenti e attestati di stima dalle persone più diverse. E quasi tutti hanno colto un legame tra dipinti e poesie. L'avventura più lunga e comica è stata proprio con la casa editrice Vanni Scheiwiller, con la quale ho avuto lunghi rapporti senza ottenere nulla. Una vera Via Crucis di incontri e promesse e una pubblicazione che non arrivava mai. Sempre con sorrisi e telefonate "artistiche" della segretaria Marina. Un giorno mi è arrivata una telefonata in cui Marina mi diceva: "Il giudizio della nostra commissione è contrastante. Non c'è ancora un verdetto". Così ho scritto una lettera divertente e polemica in cui di fatto mandavo tutti al diavolo. Quando mi sono trovato con Guido Ruberto nella sala d'incisione, lui ha registrato la lettera. L'ha trovata così divertente da inserirla come antefatto, in contrasto a poesie di alto livello. Decisivo è stato richiamare in vita Petrarca e Boccaccio. Ed io: "Ma insomma Bonvino, crede che se io fossi uno di questi due grandi poeti, sarei qui davanti a lei? A chiedere una sua pubblicazione?".
|
Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
All
|