Io che dipingo, nel vedere quest'opera, ho provato stupore e tristezza.
Lo stupore di come Van Gogh riesca a 'distruggere' con il pennello un soggetto figurativo, recuperandone il dramma dal nulla. Parliamo di due aringhe affumicate!
Rembrandt, nell'opera 'Bue macellato' del 1655, esposto al Louvre, anticipa Van Gogh, che è il più 'vicino' al mio piccolo programma artistico.
Frammenti critici.
- Sto dipingendo con due colori e con il loro 'compromesso', nero, bianco e grigio.
- Il nero è passionale, direi uomo. Il bianco è femmina. Se li metti sulla tela, uno vicino all'altro, si esaltano.
- Non è detto che accada sempre così. Possono anche scambiarsi di sesso.
- Dipingete un sole nero, come scelgo qualche volta. Assorbe altri colori nel suo cielo.
- Circondato da una linea di bianco intenso, viene avanti e cattura lo sguardo.
- Anche la ricerca della prospettiva può essere un problema. Non è necessario il primo piano, non è necessaria la Siepe dell'Infinito di Leopardi. Le prospettive si creano anche con i colori. Qui inizia l'arte del Nord Europa, dove la tavolozza degli artisti si accende dei colori più violenti. Ricordo Jorn, Appel, Constant. C'è il desiderio di luce, anche più intenso che in Van Gogh. E non è un caso che la scuola si chiami COBRA, COpenaghen, BRuxelles, Amsterdam. Le iniziali diventano il serpente più feroce.
Tornerò, e parleremo d'arte.
Musica: Vivaldi - "Le quattro stagioni - Primavera (allegro)"
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