I miei dipinti vivono anche quando hanno dei problemi non risolti.
Il velo dello strascico nel mio immaginario ha la forma del serpente. In realtà sono le volute a spirale di cultura classica. La fanciulla vergine e ingenua, con quel tocco di rossetto sulle labbra, entra nell'abito e il suo corpo si trasforma ed 'esplode', già forse sull'altare nell'aspettativa della prima notte. Il verbo 'esplodere' mi ricorda la sensualità che ho dipinto anni fa, quando ho osservato i melograni che si spaccano per i raggi del sole. E non è casuale perché il melograno secondo la simbologia antica rappresenta l'esuberanza della vita. Nota dell'autore. Il quadro 'Il sarto e la modella' mi convince perché l'idea che ispira l'opera è nuova nella metafisica tramutazione. Non mi convince invece nella soluzione cromatica proprio del velo. Devo ritrovarlo con un colore diverso, forse il bianco miscelato all'argento e con un effetto di leggerezza e dissolvenza. Difficile problema tecnico, ma non è detto che non riesca.
I miei dipinti vivono anche quando hanno dei problemi non risolti. |
Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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