Era il 1888, Paul Gauguin aveva ritratto il suo amico Vincent mentre dipingeva un vaso di girasoli. Quando Van Gogh vide il quadro, stupito ed offeso, esclamò . "Sono proprio io, ma diventato pazzo".
cm. 73x91, 1888, Amsterdam - Van Gogh Museum.
L'ira di Van Gogh non ha ragione artistica: il dipinto dell'amico è di straordinaria bellezza e supera le sue opere del periodo di Haiti.
cm 101x77, 1892 - Fondazione svizzera.
C'è invece una ragione rappresentativa: Gauguin dipinge Van Gogh con il naso schiacciato e con un occhio fisso, che fa pensare a uno 'squilibrato'.
Vincent ne soffre tremendamente e quattro giorni dopo tenta di aggredire Paul con un rasoio. Poi si taglia una parte dell'orecchio sinistro e lo invia alla sua amica Rachel, una prostituta di Arles.
Ecco il quadro che, probabilmente, Vincent era intento a dipingere mentre Gauguin lo ritraeva.
Il quadro andò distrutto a causa di un incendio
a YOKOHAMA, in Giappone, nel 1945.
New York - Metropolitan Museum of Art.
Il buon Vincent, forse, pensava di non meritarsi un volto da 'pazzo', soprattutto da colui che all'epoca considerava il suo miglior amico. Aveva già dato buona prova della sua arte, anche se nessuno lo aveva ancora capito! Capita anche nelle migliori famiglie! Ecco un esempio, proprio di quel famigerato anno.
New Haven - Università di Yale.
Per fortuna che, circa cento anni dopo, qualcuno si accorse che quei fiori di Van Gogh qualcosa valevano!
Il 30 marzo 1987, a Londra, Christie's ha venduto "I Girasoli" per 22,5 milioni di sterline (circa 50 miliardi dell'epoca). Record assoluto, fino a quel momento, per un dipinto battuto in un'asta. Ad acquistarlo fu la compagnia di assicurazioni Yasuda, del magnate giapponese Yasuo Goto: bel colpo!
Guglielmo Spotorno, nota a margine.
A volte penso di raccontarmela, di scrivermi addosso... altre mi dico: "No, sei bravo, hai quasi sempre qualcosa da dire". Ecco che parlo da solo. Fa così caldo che le cicale non si fermano mai e non danno spazio al canto degli uccelli, le galline non fanno più uova, i pomodori maturano in una giornata... il gatto è magro e sta nascosto tra i bambù.
Ho terminato, almeno per oggi, lo studio di alcuni quadri di Van Gogh e comincio a credere che solo in pochi reggano il confronto con questo genio. 'Spazzo via' anche miei miti, sospesi da tempo, come Bacon e Lucian Freud e altri Espressionisti del centro Europa che avevano affrontato il progressivo morire. Ricordo James Ensor nell'opera Skeletons disputing a smoked herring.
Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Brussels
Di seguito penso a Munch. Ho visto opere poco conosciute a Oslo e Berggruen, anche lui è un 'grande'. Ma forse, è più intenso nel paesaggio. Ne L'urlo, anche se riassuntivo di una sorpresa disperata, 'domina' quel cielo rosso e l'indifferenza delle due persone che camminano dietro.
Galleria Nazionale - Oslo
Andate a vedere il dipinto di Munch, quadro poco conosciuto, dal titolo L'assassino.
Munch museet - Oslo
La sua genialità è nel mostrarlo in pieno sole, con un bavaglio sul viso e a lato rocce scomposte, bianche e informali che partecipano al dramma. Sulla sinistra il rivolo di sangue e là, lontano, un paesaggio piccolo piccolo, come dipinto da un bambino. Ritengo quest'opera superiore a L'urlo, anche se meno popolare. Come un altro dipinto, che desidero segnalare: L'isola.
Collezione privata.
Kunstmuseum Basel
Dallo studio di questo dipinto inizia la mia tesi in Estetica Metafisica.
E adesso me ne vado a bere un bicchiere d'acqua.