La fretta del vivere.
Mia zia Adalgisa, così sottile e distinta da vivere più nell’800 che nel suo secolo, mi dava i mentini di liquirizia dicendomi: “Guglielmo, tu hai l’argento vivo addosso”.
E mia madre Enrica, quando portava i bignè del Ricci, tagliando il nastro celeste del cartoccio, mi ripeteva: “Attento Gugi, non mangiarli con gli occhi!”.
Ricordi lontani e precisi da dirmi: “I tuoi 48 libri verdi, dove incolli, ritagli e griffi, sono inquieti anche quando li sistemi negli scaffali”.
E mia madre Enrica, quando portava i bignè del Ricci, tagliando il nastro celeste del cartoccio, mi ripeteva: “Attento Gugi, non mangiarli con gli occhi!”.
Ricordi lontani e precisi da dirmi: “I tuoi 48 libri verdi, dove incolli, ritagli e griffi, sono inquieti anche quando li sistemi negli scaffali”.
Nick confuso: "Ma quanti sono questi misteriosi libri? A volte quarantasette, a volte quarantotto, altre quarantanove."
Treni e orari.
Mia moglie Agata, leggendo tutte queste date mi chiede: “Ma cos’è quest’elenco?… L’orario dei treni?”. Lei non sempre mi ha capito... Mi accetta, con l’energia dell’amore.
Guglielmo Spotorno nasce a Milano il 6/12/1938 da Franco e Enrica Spotorno, secondo di tre figli, Giandomenico e Giuliana .
Nel 1951, frequenta la seconda classe della scuola media Via Tadino di Milano e vince il premio alla ‘Mostra artistica internazionale della scuola’, Roma Palazzo Venezia, con il disegno ‘Incubo2’, tecnica a penna e inchiostro. E’ invitato a Roma da Fellini.
Guglielmo Spotorno nasce a Milano il 6/12/1938 da Franco e Enrica Spotorno, secondo di tre figli, Giandomenico e Giuliana .
Nel 1951, frequenta la seconda classe della scuola media Via Tadino di Milano e vince il premio alla ‘Mostra artistica internazionale della scuola’, Roma Palazzo Venezia, con il disegno ‘Incubo2’, tecnica a penna e inchiostro. E’ invitato a Roma da Fellini.
Nello stesso anno vince il premio nazionale società Motta-Alemagna, con il disegno ‘Incubo3’, tecnica penna e inchiostro
Sempre nel ‘51 inizia l’attività agonistica come allievo dell’Olimpia Borletti (oggi Armani) che continua per molti anni in altri sport (vedi sezione dedicata).
Nel 1954 è bocciato in 5° ginnasio al S. Carlo di Milano e allontanato come ‘indesiderabile’.
Nel 1956 va a New York con la famiglia, sulla Cristoforo Colombo. L’occasione è l’invito di Nelson Rockefeller al Modern Museum.
Sempre nel ‘51 inizia l’attività agonistica come allievo dell’Olimpia Borletti (oggi Armani) che continua per molti anni in altri sport (vedi sezione dedicata).
Nel 1954 è bocciato in 5° ginnasio al S. Carlo di Milano e allontanato come ‘indesiderabile’.
Nel 1956 va a New York con la famiglia, sulla Cristoforo Colombo. L’occasione è l’invito di Nelson Rockefeller al Modern Museum.
Nel 1957 si diploma al liceo classico Berchet di Milano, sezione E.
Giussani e Guglielmo SpotornoNegli anni 1957-1958, Guglielmo Spotorno ha diciassette anni e frequenta il Berchet, nella sezione E. Ricorda che <<il professore di religione era sempre visto come l'ultimo della fila, il penultimo era il professore di ginnastica. Giussani aveva l'ultima ora del sabato, la più infelice>> perché tutti pensano solo ad andarsene a casa. Quando arriva, non trova un ambiente facile, ma una <<classe anticlericale, individualista, trasgressiva, impegnata a mettere in difficoltà il prossimo e a maggior ragione il professore di religione>>. E proprio in quel contesto, osserva Spotorno, Giussani - che avrebbe potuto scegliere un incarico da un'altra parte, lui che veniva dalla Scuola di Venegono -, <<cominciò ad affilare i mezzi con cui penetrare il mondo dei giovani e dei giovani più ostili, non di quelli che erano più facili>>. E quali sono questi mezzi? Primo, <<era coinvolgente, s'infuriava, diventava rosso, non stava mai fermo; non ha rifiutato lo scontro, ma ci ha chiamati dentro lo scontro>>. Il secondo è questo: <<Attaccare il discorso religioso immediatamente; probabilmente lui si chiese: "Chi è la figura che può richiamare di più di un ragazzo o una ragazza? Gesù", perché Gesù è giovane, Gesù è la persona più vicina a noi. Gesù Cristo divenne un po' il "grimaldello" per entrare nelle classi, nel cuore di questi ragazzi>>. Quando si arriva al dunque, Giussani se ne esce con questa frase, per quanto riguarda Spotorno: <<"Nella misura in cui tu sei leale, devi ammettere, non puoi fare confusione, devi starmi a sentire." "Nella misura in cui tu sei leale" era diventato addirittura quasi uno scherzo che ci ripetevamo, un ritornello che ritornava in classe>>. |
Nel 1962 allievo ufficiale (XXIX corso), è congedato come tenente.
Nel 1963 si sposa con Agata, figlia del Dott. Antonio Mangano.
Inizia a lavorare nelle aziende di famiglia di Auto e Immobiliari.
Pubblica la raccolta di poesie ‘Via S. Antonio’, casa editrice Arti Grafiche Interpress.
Nell’estate del '64 si laurea in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano.
La moglie Agata si laurea in Lettere e Lingue Straniere, dopo aver dato alla luce il primogenito Franco.
Nel 1970, non per semplice intuito, ma dall’osservazione della natura e dai confronti con la storia, scrive un suo metodo globale di connessione globale: ‘Le sfere del conoscere’..
Nell'aprile del '71 si laurea in Filosofia con una tesi sull'Estetica Metafisica.
La moglie Agata si laurea in Lettere e Lingue Straniere, dopo aver dato alla luce il primogenito Franco.
Nel 1970, non per semplice intuito, ma dall’osservazione della natura e dai confronti con la storia, scrive un suo metodo globale di connessione globale: ‘Le sfere del conoscere’..
Nell'aprile del '71 si laurea in Filosofia con una tesi sull'Estetica Metafisica.
Nel 1973 entra a far parte dell’Ordine dei Giornalisti.
Nel 1982 vince il premio di pittura 'Città di Milano' - Farmitalia Carlo Erba, con le opere ‘Silenzio e armonia’ e ‘Occhio nello spazio’.
Nel 1982 riceve il diploma di merito ‘Premio di pittura e grafica, città di Milano’, con l’opera ‘Connessioni’. Presidente della giuria Prof. Dino Villani.
Nel 1989 vince il premio di pittura ‘Dino Buzzati’ con l’opera ‘Presenze nello spazio’. Il premio acquisto è 1 milione. Il dipinto è ora esposto al Centro Diagnostico.
In quell’occasione si stabilisce un rapporto di stima con il Prof. Alberico Sala che pone le basi critiche per una sua raccolta di poesie ‘Linea della notte’. Critiche di eccellenza dei poeti Nevio Nigro e Giorgio Bàrberi Squarotti.
Già nell’88 Guglielmo capisce che la Fiat si è fermata sul successo di piccole auto: 500, 127 e Panda. Nel ‘92 passerà a Toyota, un brand che in quegli anni in Italia era quasi sconosciuto.
Il 2 ottobre del ‘91, nel giorno stesso della morte di suo padre, Guglielmo chiude ogni rapporto con l’Avvocato Agnelli. Poche righe che fermano i dirigenti della Fiat, telegrammi e corone il giorno del funerale.
Da una lettera all'altra (qui la lettera di Agnelli del 14 Giugno 1971). Fuori dal contesto di date, queste due lettere sono un esempio dell' 'azzardo' di Guglielmo Spotorno.
Nel 1992 innaugura la nuova concessionaria Toyota, con una ragione sociale di fantasia ‘Hi Tech Car’, in una sede nuova, lontana, quasi in mezzo ai prati… oggi tra grattacieli e metropolitana davanti.
Ora Guglielmo Spotorno è Presidente del Consiglio di Amministrazione della Spotorno Car S.p.a., Concessionaria Toyota e Luxus, e di altre società immobiliari.