Guglielmo Spotorno
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Videopoesie.

Avvalendomi di ottime collaborazioni, ho provato a sperimentare dando alla poesia una nuova forma più adatta ai tempi dei social network.

La visita
Via Crucis di un Poeta

Immagine
Nella mia vita, come poeta, ho avuto alterne fortune. Quelle positive sono state le critica di Alberico Sala e le più recenti dei poeti Nevio Nigro, Maria Teresa Reineri e Barberi Squarotti di Torino. Ci sono stati prima dei premi, ma a livello scolastico. Nulla di più.
Ho sempre ricevuto complimenti e attestati di stima dalle persone più diverse. E quasi tutti hanno colto un legame tra dipinti e poesie. 
L'avventura più lunga e comica, nella primavera del 2002, è stata con la casa editrice Vanni Scheiwiller, con la quale ho avuto lunghi rapporti senza ottenere nulla. Una vera Via Crucis di incontri e promesse e una pubblicazione che non arrivava mai. Sempre con sorrisi e telefonate 'artistiche' della segretaria Marina. Un giorno mi è arrivata una telefonata in cui Marina mi diceva: "Il giudizio della nostra commissione è contrastante. Non c'è ancora un verdetto". Così  ho scritto una lettera divertente e polemica in cui di fatto mandavo tutti al diavolo. 
Quando mi sono trovato con Guido Ruberto nella sala d'incisione, lui ha registrato la lettera. L'ha trovata così divertente da inserirla come antefatto, in contrasto a poesie di alto livello. 
Decisivo è stato richiamare in vita Petrarca e Boccaccio. Ed io: "Ma insomma Bonvino, crede che se io fossi uno di questi due grandi poeti, sarei qui davanti a lei? A chiedere una sua pubblicazione?"

Ascolta "La visita"
Testo: Guglielmo Spotorno
Voce: Guido Ruberto
Music: "Ulysse" - Ridan

Poesie in video.

Il ricordo è cibo della poesia. Il guardare solo al futuro è inutile tristezza. La poesia vive di attimi, quell'attimo in cui, senza sapere il perché, ti siedi e prendi una penna in mano.
Le poesie vanno lette in silenzio, non amo le narrazioni. Avvalendomi di ottime collaborazioni, ho provato comunque a sperimentare dando loro una nuova forma più adatta ai tempi dei social network.
Per questo ho scelto due eccellenze tra le voci più note della TV, quella degli ottimi Guido Ruberto e Riccardo Mei, Nick Bufano ha selezionato musiche e immagini, e montato questi brevi video nei quali le mie parole sono protagoniste.
La casa di campagna - Poesia di Guglielmo Spotorno

La casa di campagna è la mia, anzi la nostra. Mia moglie ed io ci siamo arrivati nel '64, dopo aver avuto il primo bambino. C'era il disordine dei contadini. Abitavano al terzo piano. Le rive erano tenute insieme con le pietre, non c'era nessun cancello e le galline venivano davanti all'ingresso. Tante zappe, vanghe, rastrelli e nessun mezzo meccanico. Nessuna luce nell'orto che non fossero le lucciole d'estate. Là in fondo una quercia secolare dove i bambini a volte facevano scuola.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Domenica 11 ottobre 2015

​Voce: Guido Ruberto
Musica: "You're gonna need somebody on your bound" - Keni Lee Burges
Editing: Nick Bufano
La casa di campagna.
Nei tramonti d’estate
sento 
l’ombra che scende
e il colore 
che cede:
il limone
sembra più avaro di giallo
e quell’arancio
corroso di formiche.
La prima lucciola
accende il ricordo,
la casa riprende il suo rosa
e le donne gridano le parole della sera.
Ora l’ombra
diviene sollievo.
Attendo un venire improvviso:
passi tra i pitosfori
di un uomo muto
che porta il cavagnolo di fichi.

Il paese di San Michele.
Vedo l’anguilla
che soffocai
nella sabbia,
magazzini senza luce,
corridoi di vento
e persiane accostate.
Il gelato è la gioia
la lingua di suocera
un diavolo,
anche se lassù,
la lancia di S. Michele
è solo un pennino.
Nel teatrino
quieto di Dio,
vola la bestemmia
di un pescatore:
per una manciata di acciughe,
da stringere vive.
Il paese di San Michele - Poesia di Guglielmo Spotorno

Il paese di San Michele è la semplicità del bambino che si incanta e di tutto si stupisce, come se il paese divenisse il teatro del mondo.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Giovedì 15 ottobre 2015

Voce: Guido Ruberto
Musica: "La città vecchia" - Fabrizio De Andrè
Editing: Nick Bufano

Danzatrice contadina - Poesia di Guglielmo Spotorno

Quelle mani sporche di terra, che la donna ricopre di smalto... e la volontà di riprendersi in mano la vita. E poco importa che per il paese abbia il dovere di piangere. Più giustificabile il cane, che forse rimane senza cena. - Guglielmo Spotorno

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Lunedì 28 settembre 2015

​Voce: Guido Ruberto
Musica: "Moorea" - Gipsy King
​Editing: Nick Bufano
Danzatrice contadina.
Il paese
la tiene d'occhio
e lei corre
a lavare di lacrime
"il povero Giacomo".
Ma quando il buio
con un sollievo d'ombra
scende la costa,
lei dà smalto
sulla terra delle mani
e fugge al ballo,
e la Gilda che capisce,
neppure latra
il suo dispetto.

Senza firma.
Quando il nonno morì
disse: "Ti lascio padrona risoluta!"
E lei
​fu padrona del nulla,
perché questo
aveva da mettere in tavola.
Il testamento dei poveri
lo si fa con due parole:
senza grammatica,
senza firma,
perché nessuno,
tranne la fretta del prete,
reclama la sua parte.
Senza firma - Poesia di Guglielmo Spotorno

Mia zia Ester che, già in verde età cantava le lodi al Signore, disse un giorno a mia nonna Giulia: "Pensa ti, gh'è na famiggia che da e ove sbattue au can". E mia nonna Giulia rispose: "poveri ricchi!"

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Venerdì 25 settembre 2015

Voce: Guido Ruberto
Musica: "Il testamento" - Fabrizio De Andrè
​Editing: Nick Bufano

Impermeabile e cappello - Poesia di Guglielmo Spotorno

Questo è un uomo che non ho mai capito... mi era vicino solo per il cognome.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Giovedì 17 settembre 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Temptation part. 1" - Burglary
​Editing: Nick Bufano

Impermeabile e cappello.
Dai tempi
dei risotti scarni,
di brodi scoloriti,
si porta negli occhi
un pessimismo senza fine,
un’onestà amara,
una mancanza cronica
di amicizia.
Come uccello
che prevede la tempesta
vigila sulla grondaia,
come uomo
che prevede il provvisorio
non toglie mai
impermeabile e cappello.

Medusa.
Le chiedo
maschere di sesso,
ma lei è fumo di malavoglia.
Scopre rumori lontani,
gocce cadute
in un silenzio
che stagna.
Il respiro
del figlio che sogna,
le corre dentro,
risacca che frange,
e se la mano
si allunga tra il lino,
lei fugge via
medusa verso l’abisso.
Medusa

MEDUSA Dedicata a mia moglie #Agata ...e se la mano si allunga tra il lino, lei fugge via medusa verso l'abisso. http://www.guglielmospotorno.it/poesia.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Lunedì 27 giugno 2016

Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Deep sea sounding" - Ronald Jenkees
​Editing: Nick Bufano


Educazione - poesia di Guglielmo Spotorno

La vita della famiglia, sembra la più bella, la più facile, ma ci sono delusioni e dolori. Inaspettati. In amore non esiste credito.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Domenica 13 settembre 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Gymnopedie n.1" - Erik Satie
​Editing: Nick Bufano
Educazione.
Il figlio
è anima tenera
di quel ciliegio
che non permette errori.
E se la mano
accarezza l’intaglio,
l’occhio
guarda con sospetto
la corteccia caduta.

Codici d'amore.
Quando gli sguardi
tornano a incontrarsi,
e la schiena
s’inarca amorosa,
l’orgasmo
ritorna primizia di un tempo.
In un mattino
il brivido ci riannoda
e i codici d’amore
si riaprono,
pagina dopo pagina
carezza dopo carezza.
Codici d'amore

L’emozione dura un istante. Passa silenziosa davanti ai tuoi occhi. E tu la devi fermare. La fragilità diventa concreta e la poesia è una ‘ceramica del linguaggio’. Quando scrivo uso sempre la penna, mai il computer. L’Idea deve avere il suo tempo. Dalla mente al pennino. Tengo le parole sotto controllo... e le poesie si fermano alla misura di una pagina. http://www.guglielmospotorno.it/poesia.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Martedì 11 agosto 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Santa Maria" - Gotan Project
​Editing: Nick Bufano

Ideal Standard - poesia di Guglielmo Spotorno

La poesia vive di attimi, quelli in cui, senza sapere il perché, ti siedi e prendi una penna in mano. Questa poesia è "IDEAL STANDARD", dedicata a uno dei miei figli. Ne seguiranno altre, che raccoglierò in una 'playlist' sul mio canale Youtube e presto anche nella sezione "Poesia" di www.guglielmospotorno.it

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Martedì 15 settembre 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Nature boy" - Miles Davis
​Editing: Nick Bufano
Ideal standard.
Se almeno fosse dolore
sapremmo dove fuggire.
Ma questa paura,
lega le mani
con fili d'acqua,
nel bagno multicolore.
E le tue dita
crocefisse al rubinetto
sono guanti bianchi
da giocoliere,
che urla in silenzio
"Ideal Standard".

Linea della notte.
Della sua agonia
ricordo
che gli ho portato un nasello.
Come se quel pesce,
che mi stava in mano
potesse qualcosa.
Vedevo il capo
dubitare dell'ombra,
e quei tagli di luce divorarne il pudore.
Graffio di cicale
e di sole,
finché una mano di donna
sbarrò il vetro…
sulla linea della notte.
Linea della notte - Poesia di Guglielmo Spotorno

L’emozione dura un istante. Passa silenziosa davanti ai tuoi occhi. http://www.guglielmospotorno.it/poesia.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Lunedì 21 settembre 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Sad emotional guitar backing in track in A minor" - Tom Bailey
​Editing: Nick Bufano


Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Days of wine and roses" - Nick Bufano
​Editing: Nick Bufano
Matrimonio.
Tu devi ricordare
il nostro modo
di non stupire mai,
l’inventare
ogni angolo
per un possibile amore.
Devi ricordare
che nessuna linea
chiedeva maschera di buio.
Ora,
la camera è perfetta,
studiata,
ma sui corpi nascosti
cade la stanchezza,
la bottiglia osserva
con l’occhio dell’inutile.

Fotogrammi.
Quando il mio io
esce dal sogno,
il ricordo
porta solo
fotogrammi di dolore.
Se voglio fuggire,
mi ferma quell’agenda:
le ore della vita
diventano nomi,
e i nomi diventano ore.
Lo stampatello
rende più leggibile
l’inutile ripetersi
di ogni cosa.

Voce: Guido Ruberto
​Editing: Nick Bufano

La moglie - Poesia di Guglielmo Spotorno

Quella sera ho preceduto mia moglie nel Giardino del Sandomenico, una serra di profumi cosi intensi da sembrare sconci. Ho pensato a una poesia di JOYCE, e mi sono trovato anch'io a frugare tra rifiuti della malizia. A nulla mi serviva inseguire la curva della luna lassù, sino all'Etna. Sino a quando ho sentito i passi della moglie sulla ghiaia. Lei, senza guardarmi, si è appoggiata con il viso al mare... quasi che il suo corpo si disegnasse sotto il vestito di lino.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Venerdì 2 ottobre 2015

Voce: Guido Ruperto
​Musica: "My one and only love" - John Coltrante
​Editing: Nick Bufano
La moglie.
Lei conosce la casa
conosce buio
e respiro di figli.
Cade la vestaglia e ritorna
per un attimo
nel suo giardino di donna.
Ma nella tenue
ombra del ricordo,
una sigaretta
disegna quel profilo
che fugge
nella quiete della notte.

Intrigo di stoffa.
Se potessi tornare,
quale altra cura
avrei della tua bellezza?
Se avessi ora
il tuo corpo acerbo,
quale altra prudenza?
E la malizia
che attende
il brivido più profondo.
Credo che il tempo
mi abbia giocato,
oggi le mie mani
hanno squame di età
e il tuo pudore
si nasconde
nell’intrigo di stoffa
quasi che la bellezza
mi chieda questo:
la vendetta
di non averla capita.
Intrigo di stoffa

NUOVE POESIE Ho deciso di pubblicare un terzo libro di poesie. Titolo probabile 'Intrigo di stoffa'. In vista di questa pubblicazione che inizierà in autunno inoltrato, ho fatto una verifica di valore. Le poesie sono sempre da leggere, ma recitate da un grande attore si possono apprezzare ancora di più. Potete ascoltare la poesia 'Intrigo di stoffa', che mi fa preferire la voce di Riccardo Mei.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Venerdì 23 giugno 2017

Voce: Riccardo Mei
​Musica: "Time after time" - John Coltrane
​Editing: Nick Bufano



LA MADRE

LA MADRE. Dal figlio alla madre. Può accadere in una poesia, in una novella. Anche in uno romanzo. E' Il nostro primo grande amore. Ma che la madre ti faccia, anzi ti ritragga in scultura non accade spesso. E ancora meno che questa statua messa davanti alla Concessionaria, con mia vergogna, sia stata distrutta da un fulmine durante un "terribile" temporale. Si è quasi sbriciolata sul praticello inglese, e la cosa mi fece piacere, perché mia madre aveva interpretato il mio sesso con la castità, cara a mia zia Ester.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Martedì 25 luglio 2017

Voce: Riccardo Mei
​Musica: "Body and soul" - Coleman Hawkins
​Editing: Nick Bufano
La madre.
“Statua dell’Io pescatore”
quale incoscienza amorosa
ti ha portato
a crearmi 3 volte!
Tu, madre della carne
tu, scultrice della creta
tu, interprete dell’io.
Quel pesce
che io stringo,
preda e cibo
non è questo?
Il tuo dirmi
sottovoce:
“Io so, di là sei venuto”

Pesci rossi.
Siamo due pesci rossi
che si ubriacano
di girotondi
nella sfera di cristallo.
Se non ci fosse la morte
sul tavolo,
salterei subito fuori.
Pesci rossi

I PESCI ROSSI. Le nostre gambe, cara moglie, ci portano sempre meno lontano. Solo i ricordi ci permettono un giro del mondo. Vado al computer, la meta di ogni viaggio e di ogni conoscenza. Ci penso un po' su e mi dico: "Ti restano un cervello, una penna e un pennello... ed è già troppo. Vai a leggere la tua poesia Pesci rossi".

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Giovedì 20 luglio 2017

​Voce: Riccardo Mei
Musica: "Up in my jam" - Kubbi
​Editing: Nick Bufano

Treno per Voghera

POESIE IN VIDEO. Il ricordo è cibo della poesia. Il guardare solo al futuro è inutile tristezza. La poesia vive di attimi, quell'attimo in cui, senza sapere il perché, ti siedi e prendi una penna in mano. Le poesie vanno lette in silenzio, non amo le narrazioni. Avvalendomi di due eccellenze tra i doppiatori più noti, ho provato comunque a sperimentare dando loro una nuova forma. http://www.guglielmospotorno.it/videopoesie.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Venerdì 4 agosto 2017

Voce: Riccardo Mei
Musica: "Take the A Train" - Glenn Miller
Editing: Nick Bufano

Treno per Voghera.
I tuoi pensieri
non hanno nulla 
di quelle nebbie,
di pioppi in fila
e di un grigio
che soffoca l'orizzonte,
dove non abita
malizia d’amore.


Milano.
Sono venuto 
in questa città
insolente
alla luce del sole
dove ogni ferita
ritaglia il suo spazio.
Uomini e donne
s'incontrano,
traiettorie meccaniche
dove tatuaggio 
e sigaretta
sono maschere di paura.
Milano

MILANO Sono venuto in questa città insolente alla luce del sole dove ogni ferita ritaglia il suo spazio. Uomini e donne s'incontrano, traiettorie meccaniche dove tatuaggio e sigaretta sono maschere di paura. http://www.guglielmospotorno.it/videopoesie.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Domenica 20 agosto 2017

Voce: Riccardo Mei
Musica: "Un milanese a Milano" - Walter Valdi
Editing: Nick Bufano


Dove non si tocca

DOVE NON SI TOCCA. In alcune poesie provo 'la necessità' di scavare in emozioni diverse, come in "Intrigo di stoffa". In altre, come "pesci rossi", riassumo la separazione, la relazione finita in un salto fuori dalla dalla palla di cristallo, dove il matrimonio può diventare la prigione in un girotondo di convivenza. Dovrei NON SPIEGARE, ma la tentazione c'è...perché in quelle parole, "CAPRIOLE", si riassume tutto il desidero di un sesso pericoloso, a testa in giù, quando la SIGNORA maritata perde sé stessa e corre, corre verso di me, saltando corpi indifferenti, sdraiati sulla sabbia bollente di una spiaggia libera. Rileggo e mi accorgo che è 'nata' un'altra poesia da queste righe di presentazione. E' un mistero creativo.

Dove non si tocca.
Tu sei una signora
e non puoi venire a dirmi:
con un sorriso
"Sono ragazza,
insegnami a far capriole
dove non si tocca".


Voce: Riccardo Mei
Musica "Volare" - Domenico Modugno
Editing: Nick Bufano


Fuori moda.
Sei venuta leggera
sui tacchi.
Io ti volevo più amante
con rossetto e calze nere.
E tu mi hai detto:
"Svegliati ragazzo,
per l'amore vero
sei fuori moda".



Fuori Moda

FUORI MODA. Io avrei voluto scrivere tutto di quella aspettativa. Rossetto intenso, ciglia allungate, calze nere, profumo maschile. Insomma tutto il vangelo della moderna seduzione, più qualche sorpresa che si lascia alla fantasia della compagna. Metti, togli, cancella, riscrivi... sono rimasto con quel tam tam dei soli tacchi che sulle piastrelle anticipano il prima e il dopo. http://www.guglielmospotorno.it/videopoesie.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Sabato 2 settembre 2017

​Voce: Riccardo Mei
Musica: "I'm old fashioned" - John Coltrane
Editing: Nick Bufano


DALÌ E L'ASPARAGO

DALÌ E L'ASPARAGO. Dalì non sa nemmeno che cosa significhi peccato. Si pone nello spazio dove non ci sono regole, muri, penitenze. Vive in un cielo onirico dove corre la fantasia, il sogno senza regole, senza spazio e tempo. I suoi orologi si liquefano nell'afa dei suoi deserti, dove corrono le Zebre in fiamme. C'e chi scrive che Dalì procede per autoconcessione, nei dipinti e nella vita. La sua, per me, è stata una vita difficile; il personaggio assoluto che doveva sostenere i suoi quadri. http://www.guglielmospotorno.it/videopoesie.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Domenica 17 settembre 2017

Voce: Riccardo Mei
Musica "He's a pirate" - David Doring
Editing: Nick Bufano
Dalì e l'asparago.
Non c'è nulla
di più vitale
e arrogante
di un asparago che buca la terra.
La tua unghia
laccata di rosso
esalta il fiore più bello,
avido di rugiada 
e saliva.

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