Guglielmo Spotorno
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Agata

Le più belle
poesie d'amore.

La casa di campagna è la mia, anzi la nostra. Mia moglie ed io ci siamo arrivati nel '64, dopo aver avuto il primo bambino. C'era il disordine dei contadini. Abitavano al terzo piano. Le rive erano tenute insieme con le pietre, non c'era nessun cancello e le galline venivano davanti all'ingresso. Tante zappe, vanghe, rastrelli e nessun mezzo meccanico. Nessuna luce nell'orto che non fossero le lucciole d'estate. Là in fondo una quercia secolare dove i bambini a volte facevano scuola.
La casa di campagna - Poesia di Guglielmo Spotorno

La casa di campagna è la mia, anzi la nostra. Mia moglie ed io ci siamo arrivati nel '64, dopo aver avuto il primo bambino. C'era il disordine dei contadini. Abitavano al terzo piano. Le rive erano tenute insieme con le pietre, non c'era nessun cancello e le galline venivano davanti all'ingresso. Tante zappe, vanghe, rastrelli e nessun mezzo meccanico. Nessuna luce nell'orto che non fossero le lucciole d'estate. Là in fondo una quercia secolare dove i bambini a volte facevano scuola.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Domenica 11 ottobre 2015

​Voce: Guido Ruberto
Musica: "You're gonna need somebody on your bound" - Keni Lee Burges
Editing: Nick Bufano
La casa di campagna.
Nei tramonti d’estate
sento 
l’ombra che scende
e il colore 
che cede:
il limone
sembra più avaro di giallo
e quell’arancio
corroso di formiche.
La prima lucciola
accende il ricordo,
la casa riprende il suo rosa
e le donne gridano le parole della sera.
Ora l’ombra
diviene sollievo.
Attendo un venire improvviso:
passi tra i pitosfori
di un uomo muto
che porta il cavagnolo di fichi.

Dedicata a mia moglie Agata...e se la mano si allunga tra il lino, lei fugge via medusa verso l'abisso.
Medusa.
Le chiedo
maschere di sesso,
ma lei è fumo di malavoglia.
Scopre rumori lontani,
gocce cadute
in un silenzio
che stagna.
Il respiro
del figlio che sogna,
le corre dentro,
risacca che frange,
e se la mano
si allunga tra il lino,
lei fugge via
medusa verso l’abisso.
Medusa

MEDUSA Dedicata a mia moglie #Agata ...e se la mano si allunga tra il lino, lei fugge via medusa verso l'abisso. http://www.guglielmospotorno.it/poesia.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Lunedì 27 giugno 2016

Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Deep sea sounding" - Ronald Jenkees
​Editing: Nick Bufano


La vita della famiglia sembra la più bella, la più facile. Ma ci sono delusioni e dolori. Inaspettati. In amore non esiste credito.
Educazione - poesia di Guglielmo Spotorno

La vita della famiglia, sembra la più bella, la più facile, ma ci sono delusioni e dolori. Inaspettati. In amore non esiste credito.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Domenica 13 settembre 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Gymnopedie n.1" - Erik Satie
​Editing: Nick Bufano
Educazione.
Il figlio
è anima tenera
di quel ciliegio
che non permette errori.
E se la mano
accarezza l’intaglio,
l’occhio
guarda con sospetto
la corteccia caduta.

Quando scrivo uso sempre la penna, mai il computer. L'idea deve avere il suo tempo. Dalla mente al pennino. Tengo le parole sotto controllo...e le poesie si fermano alla misura di una pagina.
Codici d'amore.
Quando gli sguardi
tornano a incontrarsi,
e la schiena
s’inarca amorosa,
l’orgasmo
ritorna primizia di un tempo.
In un mattino
il brivido ci riannoda
e i codici d’amore
si riaprono,
pagina dopo pagina
carezza dopo carezza.
Codici d'amore

L’emozione dura un istante. Passa silenziosa davanti ai tuoi occhi. E tu la devi fermare. La fragilità diventa concreta e la poesia è una ‘ceramica del linguaggio’. Quando scrivo uso sempre la penna, mai il computer. L’Idea deve avere il suo tempo. Dalla mente al pennino. Tengo le parole sotto controllo... e le poesie si fermano alla misura di una pagina. http://www.guglielmospotorno.it/poesia.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Martedì 11 agosto 2015

​Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Santa Maria" - Gotan Project
​Editing: Nick Bufano

Foto
L'emozione dura un istante. Passa silenziosa davanti ai tuoi occhi. E tu la devi fermare. La fragilità diventa concreta e la poesia è una ceramica del linguaggio.
Matrimonio.
Tu devi ricordare
il nostro modo
di non stupire mai,
l’inventare
ogni angolo
per un possibile amore.
Devi ricordare
che nessuna linea
chiedeva maschera di buio.
Ora,
la camera è perfetta,
studiata,
ma sui corpi nascosti
cade la stanchezza,
la bottiglia osserva
con l’occhio dell’inutile.

Voce: Guido Ruberto
​Musica: "Days of wine and roses" - Nick Bufano
​Editing: Nick Bufano

Quella sera ho preceduto mia moglie nel giardino del Sandomenico, una serra di profumi così intensi da sembrare sconci. Ho pensato ad una poesia di Joyce, e mi sono trovato anch'io a frugare tra i rifiuti della malizia. A nulla mi serviva inseguire la curva della luna, lassù, sino all'Etna. Sino a quando ho sentito i passi della moglie sulla ghiaia. Lei, senza guardarmi, si è appoggiata con il viso al mare, quasi che il suo corpo si disegnasse sotto il vestito di lino.
La moglie - Poesia di Guglielmo Spotorno

Quella sera ho preceduto mia moglie nel Giardino del Sandomenico, una serra di profumi cosi intensi da sembrare sconci. Ho pensato a una poesia di JOYCE, e mi sono trovato anch'io a frugare tra rifiuti della malizia. A nulla mi serviva inseguire la curva della luna lassù, sino all'Etna. Sino a quando ho sentito i passi della moglie sulla ghiaia. Lei, senza guardarmi, si è appoggiata con il viso al mare... quasi che il suo corpo si disegnasse sotto il vestito di lino.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Venerdì 2 ottobre 2015

Voce: Guido Ruperto
​Musica: "My one and only love" - John Coltrante
​Editing: Nick Bufano
La moglie.
Lei conosce la casa
conosce buio
e respiro di figli.
Cade la vestaglia e ritorna
per un attimo
nel suo giardino di donna.
Ma nella tenue
ombra del ricordo,
una sigaretta
disegna quel profilo
che fugge
nella quiete della notte.

Foto
Intrigo di stoffa.
Se potessi tornare,
quale altra cura
avrei della tua bellezza?
Se avessi ora
il tuo corpo acerbo,
quale altra prudenza?
E la malizia
che attende
il brivido più profondo.
Credo che il tempo
mi abbia giocato,
oggi le mie mani
hanno squame di età
e il tuo pudore
si nasconde
nell’intrigo di stoffa
quasi che la bellezza
mi chieda questo:
la vendetta
di non averla capita.
Intrigo di stoffa

NUOVE POESIE Ho deciso di pubblicare un terzo libro di poesie. Titolo probabile 'Intrigo di stoffa'. In vista di questa pubblicazione che inizierà in autunno inoltrato, ho fatto una verifica di valore. Le poesie sono sempre da leggere, ma recitate da un grande attore si possono apprezzare ancora di più. Potete ascoltare la poesia 'Intrigo di stoffa', che mi fa preferire la voce di Riccardo Mei.

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Venerdì 23 giugno 2017

Voce: Riccardo Mei
​Musica: "Time after time" - John Coltrane
​Editing: Nick Bufano



Le nostre gambe, cara moglie, ci portano sempre meno lontano. Solo i ricordi ci permettono un giro del mondo. Vado al computer, la meta di ogni viaggio e di ogni conoscenza. Ci penso un po' su e mi dico: "Ti restano un cervello, una penna ed un pennello... ed è già troppo. Vai a leggere la tua poesia 'Pesci rossi'"
Pesci rossi

I PESCI ROSSI. Le nostre gambe, cara moglie, ci portano sempre meno lontano. Solo i ricordi ci permettono un giro del mondo. Vado al computer, la meta di ogni viaggio e di ogni conoscenza. Ci penso un po' su e mi dico: "Ti restano un cervello, una penna e un pennello... ed è già troppo. Vai a leggere la tua poesia Pesci rossi".

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Giovedì 20 luglio 2017

​Voce: Riccardo Mei
Musica: "Up in my jam" - Kubbi
​Editing: Nick Bufano
Pesci rossi.
Siamo due pesci rossi
che si ubriacano
di girotondi
nella sfera di cristallo.
Se non ci fosse la morte
sul tavolo,
salterei subito fuori.

Avrei voluto scrivere tutto di quell'aspettativa. Rossetto intenso, ciglia allungate, calze nere. Insomma tutto il vangelo della moderna seduzione.
Fuori moda.
Sei venuta leggera
sui tacchi.
Io ti volevo più amante
con rossetto e calze nere.
E tu mi hai detto:
"Svegliati ragazzo,
per l'amore vero
sei fuori moda".



Fuori Moda

FUORI MODA. Io avrei voluto scrivere tutto di quella aspettativa. Rossetto intenso, ciglia allungate, calze nere, profumo maschile. Insomma tutto il vangelo della moderna seduzione, più qualche sorpresa che si lascia alla fantasia della compagna. Metti, togli, cancella, riscrivi... sono rimasto con quel tam tam dei soli tacchi che sulle piastrelle anticipano il prima e il dopo. http://www.guglielmospotorno.it/videopoesie.html

Pubblicato da Guglielmo Spotorno su Sabato 2 settembre 2017

​Voce: Riccardo Mei
Musica: "I'm old fashioned" - John Coltrane
Editing: Nick Bufano


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