Guglielmo Spotorno
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Diario di bordo

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Celle, una piccola italia.

18/11/2019

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Aprendo i giornali o la televisione, tutti noi ci rendiamo conto che politici e autorità non trovano posizioni concrete. E la natura dimostra l'incapacità e la poca onestà di troppe persone... neve, pioggia, mare, fiumi e vento. Come unica risposta molte dichiarazioni senza nessuna speranza. E' una storia che si ripete nel grande e nel piccolo.
Prendiamo il piccolo. Il mio caso a Celle Ligure, un paese che io ho amato anni fa nelle case e nelle persone e che ora non riconosco più. In sintesi, proprio ora stanno tagliando cinque bellissimi alberi nella mia proprietà per una sentenza del giudice di Savona che ha accolto il reclamo di una vicina che gestisce un B&B. Non entro nella questione perché è tristemente ridicola e lo dimostrano le fotografie.
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QUEI CIPRESSI ALTI E FORTI TAGLIATI A FETTE GRIDANO ORA VENDETTA A UN CIELO BUIO E IN UNA TEMPESTA DI VENTO E SEMBRANO DIRE:
"VOI UOMINI, VOI SIETE MALATI, IL VOSTRO LEGNO E' MARCIO, IN PERICOLO DI CADUTA.... NON NOI, NOI ERAVAMO FORTI, ALTI, DIRITTI E VI PROTEGGEVAMO DAI COLPI DI VENTO DI TRAMONTANA"
Come se questo non bastasse, solo un mese fa ho dovuto distruggere e spostare un pollaio e un bellissimo capanno degli attrezzi. Il pollaio e il capanno sono stati spostati perché non rispettavano la distanza di rispetto di 25 mt dal viadotto dell'autostrada. A Celle sono decine le costruzioni che non rispettano questa distanza. Prima di tutte la bocciofila che è addirittura sotto l'autostrada.
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Allora quale è stata la mia colpa? Io, un anno prima del ponte Morandi ho iniziato una causa contro Atlantia e in buona sostanza contro la famiglia Benetton, per i detriti mortali che cadevano dall'autostrada.
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Alcuni dei detriti in cemento caduti dal cavalcavia, di peso e misura ​ tali da uccidere una persona che passi sotto.
Ora la mia battaglia è vinta, nel senso che Atlantia ha appaltato alla società Trepiù la messa in sicurezza del viadotto Sanda, che da un lato dà sull'unico grande parcheggio comunale di Celle Ligure e via Lavadore, dall'altro dà sulla mia proprietà e via Lavadore.

Con attenzione sto seguendo i lavori che la società Trepiù (geom. Marniga) sta svolgendo, e stiamo procedendo molto bene, per cui a breve il viadotto sarà messo in totale sicurezza.

Per finire non mi resta che manifestare tutta la mia stima alle autorità cellesi, si tratta di due o tre persone, non di più, che per ringraziarmi di tutto il lavoro fatto si sono attivate a farmi distruggere un pollaio, un capanno degli attrezzi e adesso cinque bellissimi cipressi. E questo perché io possa vedere lo spettacolo del Bed & Breakfast del mio vicino, figlio del 'RE DEL PREZZEMOLO'.

Di questa vicenda (qui il riassunto) ne hanno già parlato tre giornali: Il Corriere della Sera, Il Secolo XIX e Il Letimbro, spiegando le mie ragioni, ma i giornali durano un giorno. Chi deve ricordare a me stesso, alla mia famiglia, alla Fondazione Francesco Spotorno Onlus che abbiamo a Celle, sono io... dovrei essere così 'stupido' da continuare a fare del bene per il paese di Celle Ligure, guidato da queste persone.

​Credo che tutti siano d'accordo nel concedermi una 'pausa di riflessione'.
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Recenti lavori di ristrutturazione alla Fondazione Spotorno Onlus
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Comunicazione su La Stampa e Il Secolo XIX di contributi in donazione per 250.000€, senza tenere conto degli ultimi 9 anni (clicca per ingrandire)
Forse è meglio cambiare statuto e riaprire la Fondazione a Milano, dove ci sono dei veri poveri.  Diceva mia madre Enrica: "A Celle, poveri non ce n'è".
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    Guglielmo Spotorno

    Chiamato Gugi, è più cellese che milanese.
    ​Da bambino, da ragazzo, da grande. Qui ha incontrato Agata, che ha sposato, qui sono nati i primi disegni e da questa e dal suo vento sono nate le sue poesie, che lancia in aria come aquiloni. Anche colori e dipinti nascono da questo mare e da questo sole.

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