Mio padre non mi ha mai detto "Ti voglio bene", né io a lui. Mi ha insegnato tutto con quelle poche parole: "Sii uomo". Era sufficiente il suo sguardo... e ricordo che sul pianoforte di Celle Ligure, mia madre aveva messo un suo ritratto. Aveva gli occhi così severi che quando le sfuggiva la situazione di mano, diceva: "Gugi, guarda tuo padre". Era un uomo duro e di pudore. L'ho visto solo poche volte in mutande e mai baciare la mamma come si vedeva al cinema. Quella nostra unica fotografia nel campo di pomodori è in armonia con la semplicità di quei tempi.
Tutta la famiglia si radunava davanti all'obiettivo solo nelle feste di Natale e Pasqua.