Guglielmo Spotorno
  • Home
  • Diario di bordo
  • Pittura
    • Opere
    • Le origini
  • Mostre
  • Poesia
    • Videopoesie
  • Incubi
  • Sport
  • Gugi
    • La fretta del vivere
    • Io e il mare >
      • Fogar e Guglielmo: una vita insieme
    • Suore, preti e zie
    • Famiglia
    • Agata
    • Giornalista
    • Imprenditore fuori tema
    • Venditore di lamiere
    • Fine primo tempo
  • La Redazione
  • Info

Diario di bordo

Novità, suggerimenti, aneddoti.

I cuneesi... Pierina e l'Armando, Gaber e Jannacci

31/3/2015

Comments

 
Picture
Alle tre in punto mi alzo. Sono sicuro di trovare  la persona che mi vuole bene in modo misterioso e platonico.  So che in un'altra vita io sarei stato per lei il compagno ideale. Unendo fantasia e concretezza avremmo prodotto qualcosa di più dolce dei cuneesi. 
Io sapevo che tu ci saresti stata, e con i  panni 'old fashion' dell'educatrice. 
Eppure come facevi a non immaginarlo? Ho aperto il computer e ho visto subito  il nome della Pasticceria, anzi la 'vecchia pasticceria' di Cuneo, "Arione"; ho telefonato alla signora Pierina Zanchetta, una gonnella svolazzante di settanta primavere. E' una grande Signora qui a Celle Ligure, che non ha nulla di 'svolazzante'. Le ho regalato due  quadri tempo fa, perchè ha  capito la mia pittura, e dettagli di arredo della mia casa 'disarticolata con gusto'. Oggi i miei quadri non li regalo più a nessuno, anzi ho cercato di ricomprarli senza successo.      
La signora Pierina Zanchetta è sposata con il  marito Armando, un uomo cicciotto, un po' paonazzo, sempre felice e sorridente: prima cameriere in Francia, poi controllore comunale del Gas a Celle, dove è più popolare del Sindaco. L'Armando sorride sempre come quei camerieri  francesi, che si muovono tra i tavoli con il tovagliolo sul braccio e la camminata a suole larghe. E ti fanno venire fame  e voglia di ordinare. Mi diverto a divagare, vista anche l'ora. E' che devo superare il 'guado dell'insonnia'. Insomma la conclusione di tutto questo' giro di braghe' e che la  Pierina oggi andrà a Cuneo, entrerà con l'Armando nella pasticceria "Arione" e mi comprerà due scatole di Cuneesi al rhum, E io tra un mese sarò al "Fleming" di Albissola a controllare  il tasso glicemico. Ormai sono così vecchio, così post-adulto che mangio i cioccolatini. Proprio io che  ho sempre amato il salato e il piccante. Non ho neppure voglia di pensare a miei nipoti, distratti e solitari con i loro 'tablet'. Hanno sempre gli occhi verso il basso, s'incurvano, e se fossero in sei a un tavolo di un ristorante parlerebbero con altri sei lontani. E il cameriere sorridente Armando Zanchetta? Lo butterebbero giù dall'auto in corsa, come il mio amico Jannacci. Ma di lui, Mogol, Pozzetto...vi parlerò un altra volta.

Comments

Non c'è più l'Italiano.

30/3/2015

Comments

 
Vianello e TognazziVianello e Tognazzi: "Tito, te tu hai ritinto il tetto?"
Il programma più chiaro dei politici è: non farsi capire.

La lingua italiana, quella semplice, quella che si impara a scuola, sembra scomparsa. O meglio c’è, ma non è quella dei telegiornali e dei talk show, quando si parla dei nostri soldi. Il minimo comune denominatore è sempre lo stesso: “Non si arriva a fine mese”. Ma tutto quello che c’è prima è una confusa miscela di astruso italiano, latino e molto inglese. I vecchi non hanno ‘il dovere’ di conoscere tante lingue. Le donne sono divise tra la necessità del quotidiano e del lavoro. I giovani digitano TVB per dire Ti Voglio Bene… Tutti non capiscono, aspettano finito il telegiornale Banderas e le galline,  George Clooney e il suo “What else?”.
Un cittadino passa dalle ‘quote rosa’ alle ‘quote di genere’. Molti italiani, dalla val d’Aosta all’Abetone, pensano che le quote riguardino le montagne e le stelle alpine. 
Altri, meno distratti da vecchie cartoline, capiscono di ‘donne al potere’, ma quando si trovano di fronte alle ‘quote di genere’, si arrendono. 
Se andate nell’entroterra e dite ‘Juventus’ vi capiscono. Ma se date la cattiva notizia “casa tassata, ma una tantum”, il contadino cambia discorso, si rifugia nel dialetto, e pensa che tutti siano ‘foresti’ di cui non ci si debba fidare. Ho cercato di capire la differenza tra ‘Italicum’ e ‘Porcellum’, ma 10 anni di latino non mi sono serviti a nulla.
Con l’inglese accade anche peggio: ormai ‘spread'‘ e ‘spending review'‘ sono parole usurate, ma ora arriva la ‘Quantitative easing by Central Bank‘ che deve convincere gli ‘euroscettici’. Nemmeno Brunetta, il ‘nano’ economico più preparato d’Italia, la sa spiegare.
I più allora si rifugiano negli incontri di Crozza con il Senatore Razzi. E se non è chiara quella risposta: “Gli omosessuali? Beh, sono grandi operai”, capiscono molto bene quando il Senatore della Repubblica Italiana, uscito dai riflettori, consiglia: “Fatti li ca… tua… Manda a Putin casse di calze di seta… Fatti un allevamento di storioni… Produci caviale… e setaccia il sale del Mar Caspio”. Gli spettatori ridono sulle proprie disgrazie senza pensare che questa persona siede in Senato anche con i loro Euro. 
Economisti, opinionisti, giornalisti, e tutti gli ‘isti’ d’Italia, si adeguano a questo linguaggio un po’ misterioso, un po’ surreale, quasi che il loro programma sia quello di non farsi capire.
Allora mi chiedo: “Che valore hanno quei sondaggi del Tg7?”. Mentana viene fuori con quel viso da bravo ragazzo. Ha aperto per 6 mesi il telegiornale con le ‘Olgettine’, quasi fossero olive per un solo aperitivo: Berlusconi. Ora, tutti i lunedì, termina con il signore dei sondaggi. Occhi da gatto, sempre rigato nei vestiti e sicuro di sé stesso, ci comunica le intenzioni di voto degli elettori. Troppo veloci, fatti porta a porta? Per fortuna ha sempre il decoro di fare dei ‘non votanti’ e delle ‘schede bianche’ il partito di maggioranza: persone che continuano a non capire come sono difesi i loro diritti, mentre hanno il dovere di evitare i ‘trabocchetti’ del Fisco. 

Burocrazia = Allegria!

Immagine
Il Premier Renzi, in primo piano le dita pronte.
Comments

I pesci rossi

27/3/2015

Comments

 
Immagine
"I pesci rossi" - Henri Matisse, 1911
Comments

Il punto "G"

25/3/2015

Comments

 
Come è possibile che due persone che hanno percorso il mondo per terra e per mare e che hanno avuto tante avventure, riducano lo spazio del loro ultimo incontro  a quel punto misterioso di pochi millimetri. 
Avrebbe scritto un articolo anche Indro Montanelli, che aveva una simpatica curiosità per i 'misteriosi' viaggi di Fogar.
Immagine
Guardate le espressioni: Ambrogio impiegato della city e Guglielmo un presunto 'bad boy'. Qui trovi il resto della storia.
Comments

Le sette vite della Jena

25/3/2015

Comments

 
Scrivo dell'amico Bobo Cambiaghi. 'Celebre' gentleman di tornei di Bridge e di Golf, pescatore di altura e di sotto costa. Scrittore, ma soprattutto grande driver di rally, con questi risultati: 

Campione Italiano nel 1975.

Settimo assoluto nel Rally di Monte Carlo, con la 124 Abarth, nel 1976.


Immagine
Rally delle Regioni, 1975
Immagine
Se c'è un uomo che non è una 'jena', questo è Roberto Bobo Cambiaghi. Eppure molti lo chiamano così. 
Nato ricco da padre Luciano, ha sempre vissuto il suo conto corrente con ironia e scioltezza. Si può comprare una Ferrari, un cavallo e un maestro di Bridge, sorridendo e sempre con la leggerezza di chi lo fa per destino. 
Te lo racconta sorridendo,  non per chiedere scusa, ma per farti capire: "Sono nato ricco, e che colpa ne ho io?"
Non l'ho mai visto litigare, è un pacere nato. Anche perché ha un naso che ricorda la Madonnetta di Celle e sconsiglia qualsiasi rissa. 
A Bobino tutti vogliono bene, persino la polizia che l'ha fermato sull'autostrada Genova-Savona. Lui è riuscito a creare  confusione tra il fatto che è arrivato settimo assoluto al Rally di Monte Carlo e quel documento d'identità dove figurava pescatore professionista. I poliziotti, divertiti, lo hanno lasciato ripartire con la sua Ferrari. Un pescatore che mantiene la famiglia e si compra una Ferrari non rientra nel codice della strada.

Immagine
La Rinuccia ha sempre le valige pronte per ritornare al lago. E poi le disfa dichiarando a Bobo: "Questa è l'ultima volta". I due stanno bene insieme. Non si riesce a capire se 'lo sono o lo fanno'. Bobo mi saluta così: "Ciao Gugione. La prossima volta che vado a pescare, ti porto un pesce spada". E lo dice con aria seria, come se lo prendesse alla boa. 

ImmagineRally delle Regioni, 1975
Nessuno è riuscito o riuscirà a cambiarlo. Nemmeno suo padre Luciano, che era uomo geniale e 'tosto': giocava bene a tennis, ma non riusciva a fare il rovescio. 
Così si inventò il diritto passando la racchetta dalla mano destra alla sinistra... Ma Bobino, con le sue fantasie, è più imprevedibile di qualsiasi traiettoria.

Bobino ha scritto un libro molto interessante dal titolo 'Le sette vite della "jena"'. Quindi, in un certo senso, smentisce il mio ritratto così 'tenero' e affettivo... 

E sono anche preoccupato perché ho vissuto tre vite, ma non riuscirò mai a raggiungere le sette del mio amico Bobo.
Immagine
Comments

Ricercatori di Celle

23/3/2015

Comments

 
Quando c’erano le libecciate d’inverno, due persone andavano avanti e indietro sulla spiaggia. Erano coperti e con le scarpe. Portare le scarpe in spiaggia qui è cosa non apprezzata. Ma quei due erano dei professionisti della ricerca dell’oro.
Io ho visto su National Geografic uomini che ‘sparano’ getti d’acqua sulle rocce e setacciano la sabbia raccolta. Ho sempre l’impressione che si tratti di una commedia: sono troppo ciccioni e allegri.
A Celle, quei due, non facevano teatro. Erano Raffaele Arecco e Ali Manzi. Tranne il rumore violento del mare, la risacca e i gabbiani che scappavano verso il largo, c’erano solo loro due.  
Immagine
Arecco alla ricerca dell'oro
Si incrociavano, neppure guardandosi, da San Sebastiano al pennello e dal pennello a San Sebastiano. Non si trattava di monete d’oro e neppure di brillanti. Solo piccoli anelli persi dai bagnanti durante l’estate e qualche moneta da 100 o 500 Lire, corrosa dal salino. Mettevano il bottino in tasca. Mi ricordo che Arecco aveva una scatola di biscotti dove teneva ‘il raccolto’ di un anno e tre orologi da signora. Un giorno i ladri sono entrati, su da quella scala che era una Via Crucis. Gli hanno portato via non i quadri, ma il televisore e quella scatoletta.
Io andavo sempre con Raffaele Arecco, anche se ero amico di Ali. Raffaele era nato attore e con lui era sempre una sorpresa. Ogni cosa che faceva era accompagnata da gesti rituali, come fosse uno sciamano. Mi ripeteva: “Devi arrivare nel momento giusto, perché la schiuma dell’onda copre e ricopre. E’ l’attimo quello che conta. Altro che andare per funghi!”.
Tutto questo avveniva in silenzio. Arecco teneva una canna in mano e ogni tanto segnava il maglioncino amaranto di Ali che stava tornando dalla parte opposta: “U g’ha ninte?”.  
Un giorno, stanco, mi guarda, stringe le sopracciglia e mi dice: “Gugi, A volte mi chiedo perché non sono nato gatto!”.
Comments

Galline & nipoti

23/3/2015

Comments

 

Le galline.

Sono stanco dei legami di sangue. Sono a senso unico. E sono diventato comprensivo solo con le mie 6 galline. Vivono, è vero, in un pollaio 5 stelle. Mangiano 'alla carta' e pagano con uova in contanti.
Immagine

I nipoti.

I nonni sono ormai dei 'ritardati mentali'. Nei primi anni devono rimboccare le coperte ai nipoti. In seguito a genitori e nipoti.
Che palle! E adesso non posso lasciare neppure un messaggio in segreteria. Parenti grandi e parenti piccoli, sono tutti diversamente impegnati. Naturalmente in danza classica, basket, ripetizioni, viaggi culturali. Se poi li interroghi, ti accorgi che Napolitano è semplicemente uno che abita a Napoli, Draghi un personaggio mitologico e Brunetta è la cantante dei Ricchi e Poveri.
Il loro dovere e piacere quotidiano è chattare e selfarsi. Lingua fuori, lingua dentro, occhi storti e tanti abbracci tra femmine e maschi. Tutti, maschi e femmine, in pubblico e in privato, ingobbiscono sugli smartphone. E sviluppano tanto le dita che sembrano dare ragione a Darwin nella sua teoria dell'anello mancante. 
Sono incazzato perché i miei nipoti promettono male, anche solo come biglietti da visita.
Cristina: "Lei sembra un pazzo. Pensa che i suoi nipoti siano pezzi di carta da distribuire come biglietti da visita".
"Hai ragione, voglio loro molto bene, sono sincero. Ma sono incazzato da una certa mediocrità, di cui non posso più parlare sempre e solo in privato. Nessuno mi ascolta e allora mi devo rifugiare nel sito, dove in fondo finisco a parlare a me stesso come facevano gli eremiti e come fanno i carcerati".

Una voce nella notte.

Questa notte, tra un sogno e l'altro, sentivo una voce: "Sei stato troppo cattivo con i nipoti". Questa mattina, appena sveglio ho telefonato a due post-adulti. Per tutti è così. Siamo nel periodo dell'affetto ipotetico. Le risposte sono state: "Se muori, saranno loro i primi a ricordarti. E a piangere saranno in prima fila"... "Nonno Guglielmo, sì che era buono e generoso". Insomma, bisogna andare nell'aldilà. Solo così chiuderanno cellulari e smartphone.
Immagine
Fotogramma tratto dal film "La strada lunga un anno", film di Giuseppe De Santis, 1958
Comments

Da Govi a Lupi

20/3/2015

Comments

 
Il dialetto ligure, l'ho imparato fin da quando ero bambino. Liguri e genovesi sono sempre stati grandi navigatori del Mediterraneo e degli oceani. E così trovo nel linguaggio di oggi molte assonanze. 

Pettegolezzi = ceti = chattare

Lamento =  Mugugnu. 
Per il Prof. Pier Luigi Bruzzone è "mini" soddisfazione che non ha nessun effetto. Quasi un 'diritto' che fa parte del salario. I poeti liguri lo paragonano al rumore della ghiaia portata dalle onde. Al lunedì, nei sondaggi di Mentana, il 'mugugno' si traduce in scheda bianca.

'I manezzi pe majâ na figgia'. Sono diventati i rapporti tra Incalza e Lupi. Domani saranno altri.

Carciofo = articiocca = artichaut in inglese

Pomodoro = tomata = tomate in inglese

Suggeritemene altri, anche perché se proseguo divento noioso.

Una curiosità:

Magone = magón = Nodo alla gola causato dal pianto. Deriva da Magone, fratello di Annibale che nel 205 a.C. distrusse Genova e portò il bottino a Savona. Quell'arrivo determinò una distruzione tale di Genova che ancora oggi si dice m'è vegnuo u magòn.

Chiedo scusa agli esperti di dialetto genovese per eventuali errori di scrittura. Le dispute sono inutili. Quello che conta, per me, sono le 'connessioni'. Metodo filosofico presente anche nella mia pittura.
Immagine
Gilberto Govi
Immagine
Impiegato alle pompe funebri
Comments

La squadra del Celle

20/3/2015

Comments

 
A Celle Ligure ci sono stati, in tempi lontani, veri sportivi. Non prendevano una lira e non erano accompagnati da familiari che litigano con allenatori e arbitro. Rappresentavano il nostro paese sui campi di tutta la Liguria. Le medaglie erano piccole e di vermeil.
Questa è la prima foto che ho trovato della squadra del Celle del 1948. 

(La fotografia mi è stata gentilmente donata direttamente dal figlio di Santi Rebagliati, il sig. Davide.)
Immagine
1948, Squadra del Celle
Formazione da sinistra in alto: Tinti, Pinghelli Armando, Gambetta Dante, Ramognino Leonardo, Bianconcini Ubaldo, Beltrami Benedetto. Da sinistra accosciati: Cerisola Enrico, Bellotto Bartolomeo, Mozzone Mauro, Rebagliati Santi, Gerardi Amos.
Comments

Ad un micio suicida

17/3/2015

Comments

 
Un racconto tratto dal libro 'Racconti di Celle' di Gaetano del Ghiare, editrice Liguria, fatto editare da mio padre Franco. Trattandosi di persone del passato, non credo che abbia rilievo il frapporsi del tempo: sono sempre attuali nel loro modo di interpretare la vita e non sono solo storia e cronaca. Allo stesso tempo sono esempi semplici di quel modo di vivere in cui la vita era fotografata in bianco e nero, senza avere il glamour aggressivo delle foto a colori dei media o peggio ancora dei protagonisti dei selfie. 
Naturalmente questo modo di interpretare sarà oggetto di critiche e di approvazioni, ma questo mio 'amore' per il passato si compensa in modo evidente con l'attualità dei miei quadri e delle mie poesie. E' necessario essere non uomo di altri tempi, ma uomo di tutti i tempi.
Immagine
Comments
<<Previous
    Foto

    Guglielmo Spotorno

    Chiamato Gugi, è più cellese che milanese.
    ​Da bambino, da ragazzo, da grande. Qui ha incontrato Agata, che ha sposato, qui sono nati i primi disegni e da questa e dal suo vento sono nate le sue poesie, che lancia in aria come aquiloni. Anche colori e dipinti nascono da questo mare e da questo sole.

      newsletter

    Iscriviti alla newsletter

    Archivi

    October 2021
    April 2020
    March 2020
    February 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    May 2019
    April 2019
    March 2019
    February 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    September 2018
    August 2018
    July 2018
    June 2018
    May 2018
    April 2018
    March 2018
    February 2018
    January 2018
    December 2017
    November 2017
    October 2017
    September 2017
    August 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017
    March 2017
    February 2017
    January 2017
    December 2016
    November 2016
    October 2016
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    June 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016
    February 2016
    January 2016
    December 2015
    November 2015
    October 2015
    September 2015
    August 2015
    July 2015
    June 2015
    May 2015
    April 2015
    March 2015
    February 2015
    January 2015
    December 2014
    November 2014
    October 2014
    September 2014
    August 2014
    July 2014



    ​Tag

    All
    Arte
    Attualità
    Auto
    Calcio
    Celle Ligure
    Collaborazioni
    Critica
    Cucina
    Curiosità
    Economia
    Famiglia
    Filosofia
    Fotografia
    LaPermanente
    Libri
    Liguria
    L'oro Di Celle
    L'oro Di Milano
    Mare
    Montagna
    Mostra
    Mostre
    Novelle
    Pensoscrivoefacciodelmiopeggio
    Pittura
    Poesia
    Politica
    Sport
    Storia

Pittura
Poesia
Gugi
Agata
Diario di bordo
La Redazione
Info
Privacy
Tutti i testi, i dipinti, le poesie, le foto di famiglia contenuti in questo sito sono di proprietà di Guglielmo Spotorno e sono protetti dalla Legge sul Diritto di autore. Sono vietate la riproduzione o condivisione anche parziale senza citarne la fonte o l'utilizzo commerciale non preventivamente autorizzato per iscritto.  Se qualsivoglia contenuto dovesse essere ritenuto illecito, inappropriato, offensivo, volgare o lesivo dei diritti altrui siete invitati a segnalarmelo. 

© 2015, Guglielmo Spotorno - tutti i diritti riservati.
Immagine