I Paguri hanno avuto successo, ma oggi, radunati sotto le onde di questo mare di Liguria, hanno deciso di dare agli Umani due altre 'indicazioni di vita': scrivere a mano e incollare le fotografie.
Cosa è? Solo una zattera che naviga, che va alla deriva e intorno c'è solo acqua. Non è più quell'acqua che si attraversava per vedere il vicino vicino... Ora quell'acqua non la vediamo più limpida, trasparente, invitante... ora la vediamo oleosa, opaca, infida e sulla superficie ci sono delle palline, niente di più di una fragola con spine nere, sfere di corallo, pronte per essere infilate in una collana.
Io, anche negli anni passati, facevo questo conto:
Prima Guerra Mondiale '15 - '18 Seconda Guerra Mondiale '39 - '45 Tra i due conflitti una distanza di tempo di 21 anni. Su questo ragionamento ritenevo che il mondo fosse fortunato a non vedere l'esplodere di una terza guerra. Ci siamo stati vicini tante volte, forse il momento peggiore è stato quello della crisi di Cuba, tra Russi e Americani. Cari collaboratori,
facendo riferimento alla Cina, è difficile dirvi di stare tranquilli, ma è possibile dirvi che noi faremo del nostro meglio perché il bilancio economico della Spotorno Car non abbia a risentirne. Ci sono altre strade da percorrere e senza potervi anticipare nulla vi do la certezza che non staremo fermi. Percorreremo queste strade. Chi mi segue sa quanto io, da ligure trapiantato, ami la mia Milano. Una città che mi ha donato tanto in termini di opportunità imprenditoriali, sede della mia attività di "venditore di lamiere" con la concessionaria Toyota e Lexus che porta il mio nome sempre in vetta alle classifiche di vendita e di gradimento, grazie naturalmente anche ai miei figli e ai miei collaboratori e a tutti i clienti che si fidano di SpotornoCar. Una città che ho sempre cercato di vivere in ogni sua sfaccettatura, e che mi ha cresciuto anagraficamente ma anche artisticamente, ospitando la mia prima mostra (in assoluto) alla Fondazione Stelline nel 2014, seguita dall'Università Bocconi e dal Museo della Permanente nel 2015, e dal Centro Culturale di Milano nel 2017 (a questa pagina trovate tutte le mie mostre) Ma è stato il grande successo di pubblico e critica del mio recente ritorno al Museo della Permanente ad ottobre di quest'anno, con la mostra "Ricordi dal Futuro", ad incuriosire il nostro Sindaco Sala tanto da contattare mio figlio per conoscermi personalmente. Così dopo un breve scambio di mail in cui il Sindaco si è documentato sulle mie attività e sul mio intenso e "poliedrico percorso artistico", chiedendo i cataloghi delle mie opere, ieri dalle nebbie milanesi è arrivato a Celle Ligure l'invito ufficiale firmato da Beppe Sala, che mi riceverà nel suo studio Lunedì 2 dicembre. Approfitterò di questa occasione irripetibile per portare tra le sontuose mura di Palazzo Marino l'opera che, quasi profeticamente, nel 2014 ho dedicato a Milano e all'imminente successo dell'Expò organizzato da Sala l'anno successivo. Da Expò a Expò, quasi a strizzare l'occhio ai miei studi di filosofia sul "globale" degli anni '70, il prossimo Expò 2020 a Dubai, l'evento più importante al mondo, con visitatori pari a oltre dieci Biennali di Venezia, ospiterà due miei quadri selezionati tra quasi 4000 opere di artisti italiani.
Aprendo i giornali o la televisione, tutti noi ci rendiamo conto che politici e autorità non trovano posizioni concrete. E la natura dimostra l'incapacità e la poca onestà di troppe persone... neve, pioggia, mare, fiumi e vento. Come unica risposta molte dichiarazioni senza nessuna speranza. E' una storia che si ripete nel grande e nel piccolo. Prendiamo il piccolo. Il mio caso a Celle Ligure, un paese che io ho amato anni fa nelle case e nelle persone e che ora non riconosco più. In sintesi, proprio ora stanno tagliando cinque bellissimi alberi nella mia proprietà per una sentenza del giudice di Savona che ha accolto il reclamo di una vicina che gestisce un B&B. Non entro nella questione perché è tristemente ridicola e lo dimostrano le fotografie. QUEI CIPRESSI ALTI E FORTI TAGLIATI A FETTE GRIDANO ORA VENDETTA A UN CIELO BUIO E IN UNA TEMPESTA DI VENTO E SEMBRANO DIRE:
"VOI UOMINI, VOI SIETE MALATI, IL VOSTRO LEGNO E' MARCIO, IN PERICOLO DI CADUTA.... NON NOI, NOI ERAVAMO FORTI, ALTI, DIRITTI E VI PROTEGGEVAMO DAI COLPI DI VENTO DI TRAMONTANA" E' tale la noia delle trasmissioni politiche, che ormai mi sono affezionato ai capelli, alle capigliature. Poco mi importa se siano posticci o del tutto imparruccati. E' quindi naturale che io ami i due scapigliati. Trump e Boris Johnson... tutti e due con il testone a pannocchia di granoturco.
Sottotitolo, I maggiordomi dei potenti.
Ero ancora studente quando assistevo alle telefonate tra mio padre e il cav. Vittorio Valletta. E' stato lui a sponsorizzare e guidare l'Autostrada del Sole. Arrivato alla mia età con molti obiettivi ancora da raggiungere come imprenditore, artista, capo famiglia e soprattutto essere in pace con me stesso, devo prendere atto di un aspetto negativo e di uno positivo.
Negativo. Annoio tutti quelli che vivono con me quando comincio a parlare della morte. Non ho fede e quindi un poco la temo e un poco faccio finta di non essere interessato. Il mio pessimismo è attivo, nel senso che io non sono immobile a pensare al destino di chi va a finire in nulla. Positivo. Sono sempre attivo alla ricerca di cose nuove.Non mi accontento mai dei miei successi. E un successo c'è ed è importante, si chiama Toyota. Inoltro con piacere questa email che ho ricevuto solo 2 giorni fa da Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. La considero importante più di tante presentazioni perché è inviata da un uomo che è sempre molto misurato nelle parole. Le distilla in sintesi dicendomi che purtroppo riceve 1000 email al giorno. Questa che invio non è una email, ma un attestato alla mia persona, che sono riuscito a raggiungere risultati importanti sia nell'arte che nel lavoro. E' tanto più valido in quanto fa seguito a una mia email che se leggete è in un certo senso di protesta, pur non avendo nulla contro Martino Zanetti, ma valutando le sue opere pubblicate a piena pagina dal Corriere. Zanetti non è un nome casuale perché è un artista figlio d'arte, ma anche lui è un imprenditore molto noto nel settore del caffè e della birra. E' la prima volta che un giornalista, ma soprattutto un direttore come Fontana, si 'addentra' direttamente in un simile confronto. Un caro saluto Da: Guglielmo Spotorno Inviato: venerdì 28 giugno 2019 12:39 A: Fontana Luciano; Segreteria Direzione Corsera Oggetto: mi si apre una speranza Caro Luciano, a pag.36 leggo con piacere un'intera pagina "Un capitano nell'arte". Dedicata a Martino Zanetti, l'imprenditore e pittore. Sull'imprenditore nulla da dire. Noi Spotorno Car siamo solo i primi nella seconda fascia, quella della distribuzione. Lui produce, o meglio, lavora il caffè. Infondo questo è il mio felice destino ereditato da mio padre. Se però do uno sguardo ai dipinti di Zanetti (è chiaro il limite di vederne pochi e per di più su carta di giornale), mi potrò sbagliare, ma come artista credo di essere ad altro livello. Non è una protesta, anzi è una speranza perché ho sempre pensato che nell'immaginario tradizionale la figura dell'imprenditore non si sposasse con quella dell'artista. A presto -- Guglielmo Spotorno Oggetto: R: mi si apre una speranza
Data: Fri, 28 Jun 2019 17:16:06 +0000 Mittente: Fontana Luciano <> A: 'Guglielmo Spotorno' Caro Guglielmo, sono convinto che sia così e infatti abbiamo dedicato pezzi importanti al tuo lavoro artistico. Lo abbiamo fatto per il tuo valore. Poi il fatto di essere anche un imprenditore è un elemento in più che dimostra che le due personalità si possono integrare, conciliare o esaltare… Cari saluti |
Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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