E' un periodo che dipingo bene, anche se ho in testa il problema di mia moglie e anche del dopo. Sia per lei, sia per me. Però tra sabato e domenica sono tornato nel mio studio e con il pennello in mano tutto mi è sembrato diverso.
La mostra ha successo. Anche nella domenica appena trascorsa gli ingressi sono stati 470, con un totale, in 16 giorni, di 2074 visitatori. Elena mi riferisce dell'importanza del trasferimento di persone dalla Fondazione Ferrero. E' un periodo che dipingo bene, anche se ho in testa il problema di mia moglie e anche del dopo. Sia per lei, sia per me. Però tra sabato e domenica sono tornato nel mio studio e con il pennello in mano tutto mi è sembrato diverso. Ho ripreso questo dipinto molto difficile in quanto ho voluto riunire nello stesso spazio 3 sentimenti diversi. La proterva fissazione dell'artista che fissa la nudità della modella. La vanità della modella stessa che esibisce il suo erotismo e in basso a sinistra la tristezza di mia moglie. Ho dovuto riprendere per qualche ora e con soluzioni diverse soprattutto il viso della moglie per ragioni che tu intuisci. L'apparente novità è che sono riuscito a tenere i tre stati d'animo dentro le linee sferiche che sono alla base del mio pensiero e del mio modo di intuire e conoscere. Non so se sono riuscito in questo mix di emozioni, di logica e di tre Appartenenze. Questo è un dipinto di grande 'Fortuna istintiva'. Quando l'ho finito, dopo soli 40 minuti di lavoro, forse a caso ho pensato all'Infinito di Leopardi. A differenza del solito sono 'partito' dal cielo, anzi dallo spazio. La parte superiore del dipinto. Ho fatto un gesto circolare nel tracciare l'orizzonte e con il tubetto del bianco ho disegnato questo anfiteatro di neve e di mare. Naturale che dopo 'aggredissi' la parte centrale con la violenza della tempesta e l'ho fatta danzare con pochi tratti di gesso. Nella base ho riproposto la 'simbologia del rifugio' della chiesa rossa. Il quadro è quindi nato dall'alto in basso e non viceversa. Non una 'base' di appoggio: tutta la composizione era già presente nel pensiero e nelle mie mani.
|
Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
All
|