Si ma Bufano dov'è? E là in mezzo alle rotative, è là che canta 'Polvere di stelle', o è là che organizza i viaggi delle sue bisarche? Sempre più minacciose per ogni viadotto. E' vero!!! Posso immaginare Bufano, divinità del male, che prepara bisarche, sempre più pesanti, sempre più cariche, per vendicare l'Italia dai Benetton. In una nuvola di polvere che sale al cielo e il rumore di un tuono, centinaia di stralli divorati dalla ruggine, che si piegano come asini che non vogliono proseguire più il loro cammino.
Sono le 4:30. Mi sveglio, come al solito, d'improvviso. E la prima domanda è la più irragionevole. Dove è finito Bufano? Si è deciso a pubblicare il post dove richiamo Ingmar Bergman, uno dei 'matti' preferiti della mia gioventù? Chissà perchè io ragazzo, per tutti gli anni dell'innocenza, ho 'amato' tanto artisti come Dalì, Bergman, Magritte... iniziando da Bosch... quasi che io... come se... non fosse sufficiente lo stupore del reale che già supera qualsiasi fantasia e avessi bisogno del surreale più, 'forzato' e più barocco. Non disperderti Guglielmo, lo fai già tante volte nei sogni, da non trovare la linea di confine tra quello che chiedi e quello che ancora non hai. Si ma Bufano dov'è? E là in mezzo alle rotative, è là che canta 'Polvere di stelle', o è là che organizza i viaggi delle sue bisarche? Sempre più minacciose per ogni viadotto. E' vero!!! Posso immaginare Bufano, divinità del male, che prepara bisarche, sempre più pesanti, sempre più cariche, per vendicare l'Italia dai Benetton. In una nuvola di polvere che sale al cielo e il rumore di un tuono, centinaia di stralli divorati dalla ruggine, che si piegano come asini che non vogliono proseguire più il loro cammino. Basta Guglielmo, stai cadendo, o sei già caduto, nel surreale barocco... spegni il computer. La pendola ti ricorda che sono le 5 in punto e domani dovrai vestire i panni dell'imprenditore, cercare di colpire al cuore nel discorso della cena sociale sessanta 'sfiniti' collaboratori... che avranno più voglia di mangiare che di ascoltare le mie parole. Di Ragionier Filini ce ne deve essere uno solo, confinato in cineteca, con Villaggio e la Corazzata Potemkin
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Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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