Scrivere di Giovanni Poggi dopo solo due incontri è un azzardo, ma anche aspettare può creare confusione in chi scrive e in chi legge.
Poggi è imponente, con due baffoni, un naso virile e l'occhio che ti 'agguanta'. Quando parla è una 'miniera'... ed è difficile mettere in ordine le emozioni che già premono nella mia penna.
Sono indeciso. Di lì sono passati artisti come Jorn, Lam, Fabbri, Sassu... Questa emozione rimane mentre incido. Quando entra il colore, il mio blu oltremare, la mano ritrova la sua sicurezza. E Silvana mi è vicina con le parole di una figlia.