Dovremmo essere lontani nel modo di pensare e di agire. Non è così. Tutto inizia una mattina, quando Riva viene a piedi, da solo, a vedere un mio importante immobile in Via Moscova, davanti al Corriere della Sera. La struttura è prestigiosa per la posizione, ma di difficile interpretazione commerciale. Dopo tre giorni mi trovo nel suo atelier di C.so Venezia con i tecnici di parte. In 20 minuti firmiamo un contratto di locazione: trasforma un laboratorio underground in 'Riva, fabbrica della bellezza'.
Non ho avuto il minimo dubbio. Ho pensato: "In fondo siamo uguali, lui con i suoi abiti io con i miei quadri". Vendiamo idee. Riva ha come figli i suoi abiti, io i miei quadri.
E così i miei quadri si sono messi in viaggio da Celle per partecipare al 'Exclusive party' di sabato, dove Riva presenterà la collezione 2020.