Guglielmo Spotorno
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Il Medioevo del terzo millennio

23/6/2018

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La migrazione nel mondo ha innescato progressivamente un medioevo politico e sociale. Le nazioni in Europa e nel mondo si raggruppano intorno al castello della loro posizione geografica: 

- Svezia, Olanda, Norvegia, Danimarca... - castello Nord europeo
- Ungheria, Austria, Polonia, Turchia, Ucraina...  - castello Est europeo
- Francia e Germania  - castello centro europeo
- Grecia, Italia, Spagna - castello Sud europeo
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“Europa e Africa”, mappa tratta da ‘Atlas nautique du monde’ di Joan Martines (1588), Bibliothèque nationale de France, Parigi.
​E questo è un fenomeno che si è allargato in tutto il mondo. E' sufficiente vedere come Trump abbia alzato la bandiera americana, i muri e le leggi non solo nei confronti del Messico, ma del Sud America. E lo stesso sta facendo il Canada. 
L'Australia dove sembrava facile emigrare, adesso è molto cambiata. ​
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Sostenitori di Trump inneggiano al muro di confine
Le uniche due nazioni che si salvano dall'immigrazione sono quelle più lontane in termini di miglia marine, ma soprattutto perché sono talmente popolate che nessuno può trovarvi spazio: Cina e Giappone. Nessuno si rende conto che questa è la cartina tornasole del mondo futuro. 

Quali sono le cause? Io ne vedo tre:

1. La mancanza di terre disabitate fertili, come è stato il West per tutta l'immigrazione dai continenti europei;
​
2. E' l'effetto della colonizzazione europea in Africa. Tutti fanno finta di dimenticarsi cosa ha fatto la Francia in Algeria, il Belgio, l'Olanda e la Spagna. L'unica che ha solo speso senza trarre nessun vantaggio è stata l'Italia di Mussolini. E' chiaro che se nelle colonie avessimo portato civiltà e benessere, e non sfruttamento, il problema della migrazione non avrebbe oggi questa dimensione incontenibile. Ora arriviamo in ritardo con le continue proposte di andare là ad aiutare la Libia ecc., dove non c'è niente. Con una popolazione che dal '900 è decuplicata, passando da circa 133 milioni a 1,3 miliardi.
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Lo stesso è accaduto nello sfruttamento che l'America del Nord ha fatto nel Sud dove hanno sfruttato e sfruttano tutt'ora forze e divisioni. E' sufficiente vedere l'influenza che ha il narcotraffico della Columbia sulle decisioni del senato americano.

3. La globalizzazione. La globalizzazione economica è proprio una forza contrastante con il medioevo politico sociale. Da un lato si ha uno scambio in pochi secondi di notizie, di disastri, di furti, delitti in tutto il mondo. Gli effetti economici e delle notizie positive, ma soprattutto negative hanno una potenza di comunicazione influente, sia a livello dei media che in termini di economia che sembra che sul mondo ci sia sempre la luce accesa.
Questo è il punto. Abbiamo un mondo diviso territorialmente secondo i castelli di difesa geografici (quindi si allarga e i paesi si allontanano) e un mondo unito alla velocità della luce che diventa grande come una mela (si restringe).

Come vedete la base di questa mia verifica e intuizione storica è vera al 100%. Anche se nessuno la scrive io credo di anticiparla e sono sicuro delle mie argomentazioni. Sono ridicoli questi incontri su base europea, quando dall'altra parte uno stato come l'Ungheria elimina dalla costituzione la possibilità di asilo, e dall'altra parte del mondo apre le gabbie per rinchiudervi i figli dei messicani.
Per questo motivo io sono anche preoccupato per quella che è l'economia reale in Europa e in Italia. Magari non è una situazione imminente, però c'è un parallelo immediato nel nostro paese. C'è il castello medievale di Milano e provincia che scintilla di ricchezza e c'è la plebe esterna che parte da Roma e arriva in Sicilia. E anche qui si ripete lo schema medievale.
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Miniatura dalle “CHRONIQUES DE FRANCE OU DE SAINT-DENIS”, 1332-1350
E quel che è peggio e non fa presagire nulla di buono, è che dal medioevo stiamo prendendo in prestito gli aspetti storici più oscuri: la mentalità inquisitoria, la superstizione, l'arretratezza culturale e scientifica.

Nota dell'autore.

Quando scrivo così lo faccio soprattutto per me stesso. Il medioevo c'è e non so se ci sia un alto e un basso medioevo...ma soprattutto se ci saranno un Umanesimo e un Rinascimento. Ricordiamoci che evento chiave sia stato la scoperta dell'America. E ora cosa c'è da scoprire come nuova terra di "sfogo"? Marte? Magari con Elon Musk, che per fallimenti e perdite non è più l'EtaBeta di mesi fa. E poi quale rinascimento culturale e artistico senza Michelangelo, Leonardo, Macchiavelli, Ariosto? Quale studio, riflessione, esercizio della memoria? Quello degli smartphone e dei social?

Non mi allargo in altre considerazioni storico culturali, ma le scoperte geografiche di quei decenni hanno modificato tutto l'impianto medievale, così come bisognerebbe soffermarsi sulla grande importanza del Medioevo per il periodo successivo, come decantazione necessaria e produttiva di una nuova cultura.

Scrivere queste poche righe serve solo a me stesso. Non c'è riuscito Einstein, figurarsi io che sono un impiegato comunale del pensiero.

Non sono neppure ascoltato dai miei nipoti, che mi danno del 'nonno impegnativo' . Consiglio per qualche giovane folle: una laurea tecnica e dopo una seconda laurea in filosofia, fatta lentamente, in sei anni, di notte...così arriverete a capire...di non aver capito. E vi troverete a metà strada tra Socrate e Alberoni.
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    Guglielmo Spotorno

    Chiamato Gugi, è più cellese che milanese. Da bambino, da ragazzo, da grande. Qui ha incontrato Agata, che ha sposato, qui sono nati i primi disegni e da questa e dal suo vento sono nate le sue poesie, che lancia in aria come aquiloni. Anche colori e dipinti nascono da questo mare e da questo sole.

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