Si può essere amici senza mai vedersi. E conoscersi poco e a volte male. Io e Nick Bufano siamo qualcosa del genere. Ci conosciamo a distanza di telefono e di computer. Non abbiamo mai mangiato un panino insieme. E neppure mi son cambiato in una cabina con lui. Eppure altro che sentirci, ci risentiamo via cellulare, internet e segreterie telefoniche... 'famosi' sono i miei messaggi notturni, sempre dopo mezzanotte. Registro anche 4 volte di fila, perché dimentico sempre qualcosa di più importante e... decisivo. Dovrei essere il capitano del mio 'Diario di Bordo', sono invece io che devo pagare le sue 'competenze'. Non è sempre così. Ridiamo spesso al telefono, dopo esserci mandati a 'vaffa' in segreteria. Penso che la nostra amicizia si sia costruita sull'ironia. Per noi due è tutto... Profumata come il pane appena sfornato, con ironia lubrifichiamo anche i rapporti sociali... senza toccare i parenti. C'è stato un solo caso, quando di notte ho immaginato di fare tessuti per foulard e cravatte con i miei disegni di tredicenne geniale. Titolo, non a caso, 'Incubi'. E Anna, la sua compagna, è stata coinvolta in un'azione di 'mistery shopping'. I disegni della serie "Incubi" - Leggi anche l'articolo "Federico Fellini e un dodicenne Guglielmo" La sua compagna sembra volermi bene. Ma ne ha, come dicono in Liguria, una 'scuffia'. Le porto via il suo uomo, già impegnato con bisarche e concerti. Tornando a Nicola, non lo conosco neppure da lontano. Non so se sia alto o medio. L'ho visto, in anni di conoscenza, solo tre volte all'inaugurazione delle mie mostre. Niente di più, altro che cabina in comune. Lo conosco invece in YouTube, sempre con il cappello fedora del suo logo... mi sembra che sia un po' pelato e che canti come uno 'scafato' crooner che vorresti avere in penombra quando devi strizzare una donna. Ispirato da Frank Sinatra e Tony Bennett, Nick è un po' una rivincita per noi post adulti, capace di parlare di Jazz, da Davis e Parker a Bollani e Rava. Del Jazz mi dice sempre che l'ha scelto perché è l'unico genere musicale 'democratico', in cui non c'è un unico frontman, ma all'interno di un brano si lascia spazio al 'dialogo' strumentale, l'improvvisazione alternata di tutti i musicisti. Il Jazz non è un solo un genere musicale, è più uno stato d'animo e se si ha bisogno di farselo spiegare non lo si potrà mai capire. Nick Bufano in una rara esecuzione senza cappello Parliamo di Van Gogh e di Hyeronimus Bosch (gira i musei d'Europa quasi su mia ordinazione)... ma anche di Musk, di auto ibride e mai di politica. Se voglio confondergli le idee, gli parlo di filosofia. Ontologia, la più difficile. Tra Aristotele, Parmenide ed Emanuele Severino. Lui mi parla molto, senza che io capisca un ca...o, del computer che ho davanti. Ho fogli e foglietti in collage che spiegano ogni mossa, ma sempre cado in 'ansia di prestazione' come capita a Woody Allen.
|
Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
All
|