
La lingua italiana, quella semplice, quella che si impara a scuola, sembra scomparsa. O meglio c’è, ma non è quella dei telegiornali e dei talk show, quando si parla dei nostri soldi. Il minimo comune denominatore è sempre lo stesso: “Non si arriva a fine mese”. Ma tutto quello che c’è prima è una confusa miscela di astruso italiano, latino e molto inglese. I vecchi non hanno ‘il dovere’ di conoscere tante lingue. Le donne sono divise tra la necessità del quotidiano e del lavoro. I giovani digitano TVB per dire Ti Voglio Bene… Tutti non capiscono, aspettano finito il telegiornale Banderas e le galline, George Clooney e il suo “What else?”.
Un cittadino passa dalle ‘quote rosa’ alle ‘quote di genere’. Molti italiani, dalla val d’Aosta all’Abetone, pensano che le quote riguardino le montagne e le stelle alpine.
Altri, meno distratti da vecchie cartoline, capiscono di ‘donne al potere’, ma quando si trovano di fronte alle ‘quote di genere’, si arrendono.
Se andate nell’entroterra e dite ‘Juventus’ vi capiscono. Ma se date la cattiva notizia “casa tassata, ma una tantum”, il contadino cambia discorso, si rifugia nel dialetto, e pensa che tutti siano ‘foresti’ di cui non ci si debba fidare. Ho cercato di capire la differenza tra ‘Italicum’ e ‘Porcellum’, ma 10 anni di latino non mi sono serviti a nulla.
Con l’inglese accade anche peggio: ormai ‘spread'‘ e ‘spending review'‘ sono parole usurate, ma ora arriva la ‘Quantitative easing by Central Bank‘ che deve convincere gli ‘euroscettici’. Nemmeno Brunetta, il ‘nano’ economico più preparato d’Italia, la sa spiegare.
I più allora si rifugiano negli incontri di Crozza con il Senatore Razzi. E se non è chiara quella risposta: “Gli omosessuali? Beh, sono grandi operai”, capiscono molto bene quando il Senatore della Repubblica Italiana, uscito dai riflettori, consiglia: “Fatti li ca… tua… Manda a Putin casse di calze di seta… Fatti un allevamento di storioni… Produci caviale… e setaccia il sale del Mar Caspio”. Gli spettatori ridono sulle proprie disgrazie senza pensare che questa persona siede in Senato anche con i loro Euro.
Economisti, opinionisti, giornalisti, e tutti gli ‘isti’ d’Italia, si adeguano a questo linguaggio un po’ misterioso, un po’ surreale, quasi che il loro programma sia quello di non farsi capire.
Allora mi chiedo: “Che valore hanno quei sondaggi del Tg7?”. Mentana viene fuori con quel viso da bravo ragazzo. Ha aperto per 6 mesi il telegiornale con le ‘Olgettine’, quasi fossero olive per un solo aperitivo: Berlusconi. Ora, tutti i lunedì, termina con il signore dei sondaggi. Occhi da gatto, sempre rigato nei vestiti e sicuro di sé stesso, ci comunica le intenzioni di voto degli elettori. Troppo veloci, fatti porta a porta? Per fortuna ha sempre il decoro di fare dei ‘non votanti’ e delle ‘schede bianche’ il partito di maggioranza: persone che continuano a non capire come sono difesi i loro diritti, mentre hanno il dovere di evitare i ‘trabocchetti’ del Fisco.
Burocrazia = Allegria!