Mi scrive l'amica Sara, simpatica, bella, coinvolgente, concreta, fantasiosa. Con un cassetto pieno di progetti autentici, alla ricerca di sé stessa. Mi ha sorpreso con il fascino del suo entusiasmo.
Un bel ritratto della nostra Milano, ma anche di un certo approccio avventuroso verso la vita e il cambiamento che è sempre vincente, ovunque si vada.
Certo, Milano offre tantissimo per chi parte con questa idea...Una vecchia banale lezione, che i 'forestieri' conoscono più dei cittadini, ma l'inedito è la 'violenza' di questa conoscenza. MiIano sembra allora diventare un'amante nuda descritta nelle caviglie, sotto le ascelle, nei capezzoli, negli altri 'angoli' dove dal corpo escono i profumi più nascosti di questa città che hai 'denudato'. Come chi trova un'amante sempre attesa, e finalmente conquistata, in perfetta armonia con le mie Città umanizzate.
spero tu stia trascorrendo al meglio questo periodo natalizio.
Ti invio un caro augurio di Buone Feste, ed in questo momento di bilanci di fine anno, c'è la gratitudine di averti conosciuto e di aver scambiato interessanti conversazioni su arte business e politica durante i nostri incontri.
Sei a Celle nei prossimi giorni?
Tra l'altro ho parlato di te a due miei amici diversi e per motivi diversi (uno relativo all'arte, uno relativo al business)...se fossi a Celle potremmo vederci per un saluto!
Infine in allegato a questa mail ti invio uno scritto - di mio pugno - sulla città di Milano, che vorrei condividere con le persone che possono apprezzarne veramente i contenuti, che conoscono il potenziale della città e che sanno emozionarsi:) Si tratta di una carrellata scritta e visiva di sensazioni raccolte durante i miei primi tre anni di permanenza a Milano e scritte di getto una sera in un hotel di Torino, quando lavoravo per FCA. Perdona le imperfezioni stilistiche, spero possa essere per te una piacevole lettura!
Buone Feste
Un abbraccio,
Sara
Tre anni a Milano
Potrei odiarla per la nebbia?
E’ solo amore quello per le nebbia, che ha velato di magia le tante serate autunnali, ognuna memorabile a suo modo: le due paia di collant indossati sotto una gonna prima di arrivare alla festa, il Night Bus che ti riporta nel cortile di casa contro ogni regola, le nuove amicizie fatte, il locale scoperto, quel DJ che mette musica bellissima, il ragazzo di cui potresti quasi innamorarti, o forse no.
E invece la amo, perché nel guadagnarmi il mare weekend dopo weekend, non ho solo imparato ad apprezzare la bellezza della terra da cui sono partita, ma ho stretto amicizie impensabili con le persone della mia stessa terra. Quelle amicizie, a volte anche implicite, che nascono spontaneamente tra ragazzi che vivono quotidianamente le stesse incertezze, gli stessi dubbi, che condividono ideali, ambizioni; scambiandosi esperienze di vita, gioie e dolori, e sapendo riconoscere il privilegio di tutto ciò.
E invece la ringrazio, perché nella ricerca del miglior affare per la mia sistemazione ho incontrato coinquiline variopinte, che mi hanno offerto disponibilità, comprensione, scuola di vita, consigli, (incazzature), buon umore. La ringrazio perché nella condivisione con i coinquilini ho imparato a conoscere il genere maschile nella sua totalità e completezza e ho guadagnato le migliori risate di sempre. Non posso odiarla, ma solo amarla per avermi dischiuso nuovi mondi, legati alla convivenza con le persone, che mi hanno resa una persona spero migliore.
Milano, sei una bellezza non scontata: sei un mix di cose, persone, idee, palazzi, stile, design, stili, concetti, locali, interpretazioni, sensazioni, cortili, fiere, festival, turisti, ricchezze storiche, panorami rubati, tram d’epoca, bistrot, ristoranti a tema, terrazze, biciclette, capannelli di gente che sorseggiano un aperitivo, librerie, negozi vintage, temporary shops, tramonti, mezze stagioni, quartieri, calore, strati architettonici, mostre e new concepts che è impossibile staccarsi di dosso. O li sai cogliere, o te li perdi.
Mi si scalda il cuore a pensare a una delle ultime serate, una mostra di Chagall (affollata di consulenti post lavoro), un panino “Re Sole” da Panino Giusto ed accompagnare un’amica a casa in Corso di porta ticinese. E poi stupirsi, ancora una volta, che gli strati di manifesti agli angoli dei palazzi e dei portoni, non si sono fermati nemmeno questa settimana, nel loro continuo mutare.
- Il parco Monte Stella al tramonto
- Sedersi su una zattera sul naviglio
- Il bar segreto del MAG dove forse un giorno andrò
- Un giro al lago nel week end (non importa quale lago)
- Ti sei registrato a quell’evento?"
- Percorrere via Tortona per andare in palestra durante la Design week
- La bocciofila di via Tortona, il tramonto di via Mortara…e quello sul Naviglio Grande
- Via Mortara – via Pomponazzi: 8 minuti in bici, 20 a piedi
- La prima volta a San Siro
- Conoscere tutti gli amici del mio coinquilino e sganasciarsi dalle risate
- Sganasciarsi sempre e comunque di risate con la (ex) coinquilina
- La prima volta ad Assago e il "Latinoamericando" ad Assago
- "VFNO", la prima settimana di settembre…(dopo il terzo anno ho anche smesso di sperare di trovare del cibo, un paio di calici possono bastare :D)
- B2B events,
- Le cene da Diletta :D, 31 maggio, il compleanno di Mary
- "la 50” per andare in Vodafone, scendere in duomo di ritorno da Sky e poi due passi a piedi
- Un libro a Parco Solari
- Un gelato in Carrobbio perché è estate, sono le 9 pm, e chi ha voglia di cucinare?
- Un panino da Panino Giusto, e ci si siede per terra "in colonne", dove sennò?
- corso di Porta Ticinese, i murales di corso di porta ticinese, le frasi di corso di Porta Ticinese
- il tramonto, guardando verso piazza 24 maggio
- II tramonto, guardando da piazza Duomo verso piazza Cairoli
- Il cantastorie di Piazza Sant’Eustorgio
- Fare ogni volta un percorso diverso da Via Torino per andare verso Cairoli, passando per via Magenta
- Il chioschetto di piazza Mentana
- Le chiese di Milano, tutte, con il loro stile inconfondibile, col campanile squadrato e i mattoncini rossi
- Le mostre: Chagall, Van Gogh, Brera!!!
- I negozi vintage di via Vigevano (gli occhiali!!!)
- Il baretto dei tramezzini veneziani in piazza san Simpliciano
- Il tram 19, un salto indietro nel tempo
- Porta Romana, che devo ancora capire quanto sia magica, più o meno di Porta Genova?
- Byblos – Just e Gattopardo??? Naa, Rrrriot Party, Rocket e feste della Design week, ci sono gradite.
- Baciarsi sulle scalinate della piazzetta in fondo a via Montenapoleone, sotto le luci della galleria Vittorio Emanuele, o davanti alla fontana di Cairoli…e in Cadorna, e sul Naviglio…in bici, a piedi, o in tram.
- Darsi appuntamento in duomo.
- Le partite a pallavolo, 6 contro 6, 5 contro 6, 5 contro 5, lo troviamo un sostituto?
- Le terrazze Martini, Aperol, Palestro, Hotel dei Cavalieri…altro?
- Gli scantinati: il N’ombra, lo Zoom, il Serendepico…ma vince sempre il N’ombra…
- Il teatro Parenti, paghi 10 euro e ti ritrovi 4 artisti di fila…a chiudere i Clean Bandit
- L’inaugurazione di questo, quello e quell’altro
- Gli ospiti internazionali di via Mortara: USA, Azerbaijan, Messico, Germania, Portogallo…who’s next?
- I provini di X-Factor, e la relativa “raccomandazione” a terzi
- I dolci americani di That’s bakery e California Bakery, quindi esistono altre tipologie di dolci oltre ai pasticcini piemontesi? :D
- Il panettiere di viale Gorizia in bici, un saluto tutto le mattine
- Un concerto soul al bar Straf, passando di lì per sbaglio il martedì sera
- Le levatacce la domenica mattina per il pullman per Laax
- (to be continued…)