E' venuto il momento di fare il punto di come io in questi ultimi anni abbia seguito in tempi diversi e in luoghi diversi il fenomeno della migrazione.
Vi avevo già parlato di questa importante iniziativa internazionale: http://www.guglielmospotorno.it/diario-di-bordo/meneghetti-international-art-prize-2017 http://www.guglielmospotorno.it/diario-di-bordo/artprize-meneghetti-officina-della-scrittura Sabato scorso ho avuto l'onore di presenziare alla premiazione dei 37 finalisti (su 341 artisti di 32 paesi) che hanno partecipato a questo prestigioso concorso volto a promuovere l'espressione creativa come aspirazione al bello.
Ieri il Principe Alberto di Monaco ha inaugurato il Gran Premio di Monte Carlo con una Lexus, auto istituzionale del principato.
Qual è la vera violenza che si consuma ogni giorno? E' la violenza silenziosa della burocrazia. Il diritto che c'è e non c'è. Un italiano ogni giorno subisce un torto. Tutti gli danno ragione a parole, ma gli dicono: "Lascia perdere, che con quelli non ce la fai". 'Quelli' sono uomini come noi, ma personaggi misteriosi, nascosti. Fino a quando non li incontri. Abito scuro, camicia bianca, cravatta scura, occhiali, scrivania, 2 o 3 sedie e... un "Prego, si accomodi". E' quella burocrazia che ti lascia dire tutto e sembra condividere muovendo il mento da su in giù. Io ricordo Genova. Avevo sempre maggiore entusiasmo. Quasi una magia: finalmente trovo uno che capisce i miei problemi e mi dice: "Farò qualcosa". Incrocia le mani sopra la scrivania e si avvicina. Guardo il suo orologio Omega e penso: "Proprio come il mio parroco del San Carlo, con quell'aria comprensiva per ogni peccato". La Gabanelli, giornalista seria e impegnata, solo due giorni prima ha pubblicato una pagina intera sugli abusi e furti che perpetra la società italiana che ha in gestione le autostrade. E io che ho un pollaio sotto l'autostrada, che gli fa da ombrello, mi sono detto: basta smontare il pollaio perché l'area è stata espropriata e rimanere finalmente sicuro dai detriti di cemento e dai pezzi di auto nel resto della mia proprietà. Finalmente una persona di coraggio, la Gabanelli, e il suo giornale importante, come il Corriere della Sera. 'Omega' aveva annuito e ho pensato: "Finalmente il cittadino può difendersi dai detriti di cemento che cadono nella sua proprietà". Grazie Gabanelli! Telefono allo studio legale da me incaricato e mi incoraggiano con sapienza. Il giorno dopo telefono al giornale, cerco la Gabanelli, ma è occupata in una riunione. Spiego tutto con calma alla segretaria. Io parlo, parlo e parlo ancora. Lei alla fine mi risponde: "Dottore, l'informazione è stata data. Oggi è cosa vecchia. Oggi tutta la redazione è occupata con lo scandalo della colf di Fico in nero, con l'ultimo twit di Trump e con la partita Inter Juve". Io ho la sensazione di essermi infilato in un corridoio sempre più stretto. Di trovarmi in fondo il fantasma di 'Omega' e un muro che chiude. Le lancette di 'Omega' si sono fermate al momento in cui l'avevo lasciato, mentre il tempo della notizia corre veloce. Questa è la paura burocratica di essere rimandati da un posto all'altro, da una telefonata all'altra, da mani congiunte diverse. Avere quell'attimo di speranza, di rispetto del tuo diritto e poi vederlo sparire. La burocrazia è la peggiore viltà perché uccide lentamente... fa invecchiare te e il tuo diritto. Tu senti di avere ragione, ma ti manca sempre quel millimetro della lancetta del sig. 'Omega'. Tutti mi dicono che scrivere sui “social” di certi argomenti è inutile e, se insisti, sei anche un po’ stupido. Vero. In realtà io qualche volta scrivo a me stesso per fare chiarezza nei miei pensieri. Un foglio bianco e una penna sono un passaggio obbligato per dare ordine e logica tenendo sotto controllo l’inventiva. LE OPPORTUNITA’
Un uomo, nella vita, ha delle opportunità. E se non ne prende una, sarà sempre lì a rimpiangere. Io ne ho avute due molto presto. Lavoro ed arte. E mi sono subito acceso come un ‘fuoco d’artificio’ per l’ARTE. Quando ero a letto, con qualche linea di febbre, aprivo la Treccani tra le ginocchia e sfogliavo da Michelangelo a Leonardo, ma forse più di tutti Piero Della Francesca. Noi italiani non sappiamo mai dove e come metterci. E' la cultura di complicarsi la vita. E' stato così che Zuckerberg ha fatto fortuna. Con quel viso depilato da chierico ci analizza sino al buco del c..o e trasmette milioni delle nostre sane e insane scelte. Ci utilizza come merce di scambio e noi finiamo sui banchi dei supermarket.
Ogni tanto parto per uno dei miei viaggi sulla luna.
Li penso, li studio sempre a notte tarda. Li dimentico al mattino. Dopo salvadoregne, ecuadoriane, peruviane e rumene, è arrivata Daria.
Magra, alta, con gli occhiali, sembra una professoressa di scienze... anche se la camminata eretta, leggera e quasi militare mi ricorda un po' una primaria del San Raffaele o un ufficiale della cavalleria polacca. Mi sono laureato in Filosofia nel 1972, ma ho continuato a studiare e a scrivere. Ho raggiunto un metodo per superare gli esami più difficili di filosofia. Era nei primi tempi soprattutto dedicato alla memoria. Riuscivo con un sistema di associazioni di parole di uso comune e riferimenti fonici, ad associare i più lontani nomi e teorie. Questo non accadeva solo per i filosofi, ma per storici e critici passati e presenti.
Qualche anno fa le donne erano 'famose' per il loro sedere. La foto storica di Mauro de Biasi è stata esposta al Guggenheim Museum. Un simbolo dell'Italia. L'attenzione si rivolge anche al seno. Era un caso di molestia sessuale, ma si fermava alle parole. Gli uomini perdonavano se stessi dopo il lungo periodo di guerra e trincea. Io bambino, nella scala di Via Sant'Antonio, mi nascondevo con un mio amico... un seno nudo era una grande emozione. Anche se il giornale era vecchio, ingiallito e stropicciato da molte mani. Mia zia al piano di sopra non poteva certo immaginare che io facessi peccati così 'gravi' nel buio delle scale. E sistemavo tutto con una confessione a Don Tardito. Oggi molte donne sono 'omologate'. E non capisco se sia siano loro a decidere, o gli uomini che vogliono vedere... tanto, tantissimo, anche se falso. Non è un argomento facile e avrò delle critiche. Io amo le belle donne 'così come sono'. Ho avuto una passione per Audrey Hepburn in 'Vacanze romane'. E a 18 anni, con qualche speranza, ho scritto una lettera a 'Guendalina'. a mia casa, la nota Ca' Brutta, aveva due ingressi, uno per i signori al n.12 ed uno per domestici e fornitori al n.14. Io per prudenza ho messo l'indirizzo della portineria di servizio. Di lì entravo quasi sempre e chiedevo: "C'è posta per me?". "Niente". La portinaia era meravigliata del mio frequente passaggio e sempre della stessa domanda. Ma Guendalina esisteva solo nella mia fantasia.
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Guglielmo SpotornoChiamato Gugi, è più cellese che milanese. Archivi
October 2021
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